Perché usare le Mappe Mentali?
“Tra 10 anni tutti i manager in gamba useranno le Mappe Mentali”.
Quando ho creato Lavorare Meglio questo era il Mantra che pronunciavo quando andavo in visita dai miei potenziali clienti.
Alcuni ci credevano, altri mi ridevano in faccia, io avevo ragione e loro torto (prrr ).
Battute a parte, non sempre sono riuscito a far comprendere i benefici incredibili delle mappe mentali, era una cosa che mi rodeva e questo blog l’ho creato proprio per diventare più efficace & più veloce nella loro divulgazione!
Ora come ora, che sono passati più di 5 anni, sono ancora più convinto di aver visto giusto e, paradossalmente, devo ringraziare la crisi che sta devastando il paese!
Infatti, se fino a ieri potevi lavorare come avevi sempre fatto, senza pagarne eccessivamente lo scotto, oggi non è proprio più possibile, la parola d’ordine degli ultimi anni infatti è stata: TAGLIARE:
1. Tagliare i budget a disposizione
2. Tagliare personale nelle aziende
3. Tagliare i tempi a disposizione per raggiungere gli obiettivi
Non voglio aprire discorsi sociologici complessi, ma oggi ci viene chiesto di fare sempre di più con sempre di meno, questa è la realtà che rilevo io e dubito che le cose miglioreranno tanto in fretta!
In una situazione del genere hai due opzioni, entrambe funzionano:
1. lamentarti di tutto quello che si poteva fare e non si è fatto, prendertela con la classe politica e dirigente, auspicare una società più giusta che garantisca un futuro ai nostri figli….È un punto di vista più che legittimo e lo condivido in pieno! Ti ho anche detto che funziona, è infatti una strategia molto utile se l’obiettivo è quello di sfogare la tua rabbia e dare voce al tuo risentimento! Se però l’obiettivo è quello di risolvere i tuoi attuali problemi, ti serve come il 2 di picche quando la briscola è denari (non serve ad una mazza, niente, nisba, nada, zero moltiplicato zero!).
2. dimenticarti dei tagli e focalizzarti sull’unica risorsa che nessuno può toglierti o tagliarti: il tuo CERVELLO!
Questa è la chiave per accedere ad un potenziale che forse non sai neanche di avere e mettere il turbo alle tue prestazioni!
“Eugenio, ma io è 30 anni che lavoro così, come faccio adesso a cambiare testa?”
Spesso è difficile cambiare, lo so bene, bisogna uscire dalla propria zona di comfort, imparare qualcosa di diverso etc. etc. è questo il motivo per cui ci opponiamo con tanta forza alle novità!
In questo caso però mi sento di rassicurarti, NON si tratta di un vero e proprio cambiamento, ma di un semplice adeguamento al funzionamento NATURALE del cervello:
A scuola ci insegnano ad usare il pensiero lineare, che però è solo una delle lingue che parla la nostra mente!
Non ci credi? Facciamo un giochino allora!
Cosa succede nella tua testa se dico “Nelson Mandela”?
Visualizzi una sua immagine (magari quella in cui indossa la maglia degli Springbooks)?
Lo associ a qualcosa di particolare (tipo i 27 anni passati in carcere)?
Ti suscita un’emozione o canticchi una canzone (ohoh, Mandela day…)?
…ci sono infinite possibilità, quello di cui sono abbastanza sicuro è che nella tua mente non compare la scritta “Nelson Mandela” stampata in Arial 14!!!
Il tuo cervello funziona per immagini, parole chiave, associazioni, suoni, colori…ed è proprio questa la ragione per cui le mappe mentali funzionano così bene, perché si esprimono usando tutte queste lingue!
Ricominciare ad usare il cervello per come è stato progettato aumenta esponenzialmente la tua creatività E la tua organizzazione, riuscirai a prevenire gran parte dei problemi e, per quelli che non riesci proprio ad evitare, li potrai affrontare con molte più frecce a tua disposizione.
BUONE MAPPE MENTALI
EUGENIO
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Eugi,
come sai per merito tuo ora uso le mappe mentali sia a casa che al lavoro. Io sono sia visivo che uditivo, ma con le mappe mentali (per come le uso io) riesco a esaltare solo il lato visivo (colore, immagini, etc). Hai dei suggerimenti praticabili per esaltare il lato uditivo? Quale dei software esistenti per le mappe consigli per questo aspetto?
Massimo
ciao Max,
La prima cosa che mi viene in mente è di ascoltare della musica mentre mappi, magari scegliendo i brani che ritieni più adatti alla mappa mentale che stai creando (ma anche no e ti lasci guidare dal caso!). Ti consiglio in questo caso di farle a mano, in questo modo puoi usare al meglio l’emisfero destro. In relazione al software so che iMindMap (quello creato da Tony Buzan), da la possibilità di registrare dei commenti o dei suoni, ma io l’ho usato solo per registrarmi quando faccio le prove dei miei corsi, non ho mai pensato ad usi diversi. Provalo, all’epoca c’era demo gratuita di 7 giorni.
Hasta luego
Eugenio
PS: il merito è tuo, io sono solo un messaggero…detta così fa un po’ profeta ma capisci cosa intendo 🙂
so che le mappe mentali sono utilizzate come metodo compensativo per i dislessici ne sai qualcosa? usati anche come metodo di studio….
puoi pubblicare qualcosa per noi?
ciao
Ciao Viviana,
le mappe sono nate per facilitare lo studio e so che sono abbastanza usate per i dislessici. Personalmente non ho esperienza diretta, io mi occupo di insegnarle in ambito lavorativo, ma mi impegno a fare delle ricerche e a farti sapere qualcosa, ok?
Buone Mappe Mentali
Eugenio
PS: naturalmente se qualcuno che legge il blog può portare il suo contributo è più che benvenuto
mi hanno segnalato questo sito, mi sembra ci siano ottimi lavori http://www.blogger.com/profile/01974365146292602451
altri link utili che mi hanno segnalato sull’argomento
http://www.agiad.it/index.php?view=details&id=158%3Asportello-dsa-a-monza-prima-data-12-dicembre&option=com_eventlist&Itemid=72
http://www.spaziopsy.it/
Ciao Eugenio,
sto timidamente iniziando ad usare le mappe mentali ma mi sento una vera imbranata….tipo, sto frequentando un corso di medicina tradizionale cinese e parto decisa con scrivere l’argomento centrale dal quale partiranno tutti i rami secondari….ma vengono dette talmente tante cose che dopo un po’ mi ritrovo a scrivere in fretta e furia. ma dato che sono decisa ad imparare, poi a casa riguardo gli appunti e faccio la mappa con più tranquillità…ma come si fa a mappare durante un incontro, di lavoro o non, dove vengono dati un sacco di imput? non so se sono riuscita a spiegarmi. grazie per i consigli che vorrai darmi.
ciao rosy
ciao Rosy,
ti do i suggerimenti standard che do ai miei studenti (dovrei vedere dal vivo come prendi gli appunti per dartene di specifici)
1) esercitati con cose facili e di poca importanza (es. un telegiornale) , serve a prendere confidenza con il Note Taking con le mappe e a vincere la “paura” quando ti cimenti in discorsi più impegnativi e importanti
2) se è possibile, registra la lezione (soprattutto all’inizio), riascoltala con la mappa e verifica se ti sei persa tanto o poco (è probabile che tu abbia catturato più informazioni di quello che in realtà credi)
3) se possibile chiedi prima gli argomenti che verranno trattati
4) parole chiave, un errore comune è voler scrivere tutto il discorso, focalizzati solo sulle parole chiave
5) velocità vince sull’estetica (mia personale opinione), mi spiego, io non sono un “disegnatore” naturale, i miei appunti sono molto scritti e poco disegnati
6) se ti perdi qualcosa lascia il ramo vuoto, ti ricorderà che hai perso un pezzo
7) riorganizza (e ridisegna) la tua mappa il prima possibile. Le informazioni rimangono fresche nella memoria per 24 ore circa, qui la logica è: coffe break? riguarda la mappa e vedi se ti è tutto chiaro. Torni in treno la sera, idem
8) abbi fede, questo modo di prendere appunti è 100 volte più efficace di quello che insegnano a scuola
Grazie infinite Eugenio,
seguirò gli step che mi hai suggerito e ti terrò aggiornato.
anch’io non sono una grande disegnatrice e ho una memoria fotografica e a colori…per esempio i nomi in cinese dei massaggi li ho tutti in testa, forse perchè associati a qualcosa di pratico.
Okappa, sono determinata a mappare anche il percorso da casa al lavoro. non mollo.
Grazie ancora e a presto.
ciao rosy
grazie a te e Rosy e tienimi aggiornato sugli sviluppi 🙂
Hai ragione Eugenio,infatti io ho sempre messo in pratica quanto da te suggerito poichè ho sempre pensato che fosse di vitale importanza tenere aggiornato il proprio cervello,in modo che sia sempre allenato e ricettivo ai cambiamenti,perchè prima o poi capita a tutti di dover “ridimensionare” se non addirittura “cambiare totalmente” il proprio modo di lavorare per adattarsi alle condizioni imposteci dalla società e dall’ambiente in cui viviamo e lavoriamo…
Soprattutto al giorno d’oggi,con la crisi a livello lavorativo che condiziona anche tutti gli altri campi della ns. vita(compreso quello personale),possedere questa caratteristica è ancora più importante!
ciao Giada, leggo solo ora la tua risposta,brava continua ad allenare il cervello, è un investimento che paga sempre grossi dividendi 🙂
Ciao Eugenio,
devo dirti che l’argomento “mappe mentali” mi affascina molto e sono convinta che funzioni davvero, vorrei chiederti se si può utilizzare una mappa per imparare una lingua straniera e se si puoi darmi dei consigli su come fare?
Grazie e a presto
Simona
ciao Simona,
le mappe mentali nascono proprio per l’apprendimento, quindi direi proprio che puoi usarle per studiare qualsiasi cosa, lingue straniere incluse :-).
Io a mia volta le uso per studiare ma insegno le Mappe Mentali esclusivamente in ambito Business, non essendo il mio campo specifico di applicazione preferisco non darti suggerimenti ma rimandarti ai professionisti del settore
HO LETTO L’EBOOK GRATUITO, PRATICAMENTE SI SVILUPPA UN USO PIU’ COMPLETO DEL CERVELLO FACENDO DELLE MAPPE MENTALI?
HO VISTO NELL’EBOOK CHE SI PASSA DAL DESCRIVERE L’UTILIZZO SOLO PARZIALE DEL NS CERVELLO, E SI VA DIRETTAMENTE ALLA COSTRUZIONE DELLE MAPPE.
GRAZIE
ROBERTO