Think Different – Nella tua azienda c’e’ un problema che si ripete?

Ieri parlavo con un amico, è stato appena assunto da una multinazionale per un ruolo manageriale di alto livello e si sente stressato e inadeguato perché lo hanno sommerso con una montagna di informazioni e di input che fatica a gestire, è successa più o meno una cosa di questo tipo:

"Questo è quello che devi sapere per metterti alla pari con noi, studiati sta montagna di documenti (e arrangiati!)”

Purtroppo il mio amico è caduto nella trappola del “pensiero comune”.

Sia chiaro che il tipo non è l’ultimo dei pirla, ha un cervello brillante e si aggiorna costantemente, il fatto è che, cascare in questa trappola è decisamente molto facile, si tratta infatti di un virus che ci hanno somministrato fin da piccoli.

IL VIZIO DI TRASCINARE I PROBLEMI FINCHÈ DIVENTANO INGESTIBILI

Il “pensiero comune” è la ragione principale per cui le persone (le aziende, le nazioni) si trascinano i problemi finché diventano praticamente irrisolvibili.

Prima di iniziare ti confesso che mi risulta difficile spiegare dei concetti così complessi fuori dall'aula, non posso contestualizzare gli argomenti e voglio evitare termini tecnici che ti renderebbero il discorso incomprensibile; ti propongo quindi questa cosa, io cerco di esprimermi nella maniera più semplice possibile, se qualcosa non ti è chiaro mi scrivi e io approfondisco gli argomenti poco chiari, ok?

Pensiero comune Vs. Pensiero Naturale

Qual è il significato che do ai termini “pensiero comune” e “pensiero naturale”?

Il pensiero comune è quello imposto e riconosciuto come “giusto” nel contesto di riferimento, anche quando "giusto" NON è.

Fin da piccoli ci martellano di idee generalmente accettate come valide, è una sorta di processo di lobotomizzazione dal quale solo in pochi riescono a sfuggire.

  • “La matematica è importante, il disegno no..l’italiano conta, la ginnastica meno.“
  • “il ragazzo non è portato per…(matematica, disegno, inglese etc)”.
  • “suo figlio non riesce a rimanere concentrato e sogna ad occhi aperti”

Sai di cosa parlo?

Il messaggio ci induce a pensare che alcune materie conteranno nella vita e altre no, che alcune cose sarai in grado di farle e altre no etc etc. 

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Quando però ho iniziato a studiare le mappe mentali ho fatto delle scoperte interessanti:

  • Puoi imparare qualsiasi cosa tu voglia, anche a disegnare o a scrivere (e se lo dice uno “non portato per il disegno e la scrittura” ci puoi credere!)
  • Alcune materie ritenute poco importanti come il disegno o la ginnastica in realtà sono fondamentali per lo sviluppo dell'intelligenza.
  • Conosco pochi strumenti così validi ed efficaci come lo sport per insegnare dei valori, tenere i ragazzi fuori dai problemi in una fase critica della loro vita e per liberarsi dallo stress (a qualsiasi età)...eppure a scuola si fanno massimo un paio d'ore di ginnastica alla settimana e il disegno smetti di farlo alle elementari.
  • Sognare ad occhi aperti, motivo per cui ogni tanto i ragazzi vengono sgridati, è una delle qualità dei grandi uomini della storia, sviluppa infatti la capacità di vedere quello che gli altri non riescono a vedere… Walt Disney era un visionario, Henry Ford era una visionario, Leonardo Da Vinci era un visionario… e la lista potrebbe continuare molto a lungo. Ora, ti invito a riflettere su una cosa, ti suona più strano un bambino (o un adolescente) che non riesce a stare fermo per 5 ore a sentire le spiegazioni (spesso pallose) dell'insegnante, o uno che rimane immobile modello automa? 

Il pensiero comune ci porta a considerare teoremi sbagliati come se fossero giusti, e questo genere di condizionamento purtroppo poi va avanti e te lo ritrovi anche nel mondo del lavoro, ed è di questo che ti parlerò tra poco.

Cos'è invece il pensiero naturale?

E' come siamo geneticamente strutturati a pensare, come funziona “naturalmente” il cervello, libero da condizionamenti nocivi.

La differenza tra questi due modi di pensare influenza i tuoi comportamenti e di conseguenza le tue performance, finchè usi il pensiero comune i tuoi risultati ne risentiranno negativamente, vediamo perchè.

Il pensiero comune è STATICO, quello naturale è DINAMICO

Il pensiero comune tende a non muoversi, il motto è "abbiamo sempre fatto così, finora ha sempre funzionato, perchè dovremmo cambiare?"

Te lo spiego subito, perchè è uno dei modi più sicuri (e idioti) per andare incontro ad un fallimento certo. Fare sempre la stessa cosa pensando che funzioni all'infinito avrebbe un senso solo in un contesto immutabile, in cui non succede mai niente di diverso, ma nella vita NIENTE è immutabile (e meno male aggiungo, sennò sai che palle).

Non solo TUTTO CAMBIA, ma cambia anche molto VELOCEMENTE

Quello che ieri dava risultati grandiosi, oggi farà fatica a raggiungere gli obiettivi e domani sarà decisamente inutile allo scopo!

Quando ho iniziato l'università dovevo andare nella cabina telefonica a chiamare la fidanzatina, oggi vedi per caso cabine in giro per la città? ...

No, soppiantate dai cellulari.

Vedi per caso turisti con la Polaroid (quelle che facevano le foto istantanee) in giro?

No, adesso ci sono le macchine digitali. 

Potrei andare avanti per ore a fare esempi simili, la storia, il business, la vita sono pieni di esempi di questo tipo.

 

Il pensiero statico si trasforma velocemente in OBSOLETO, e a quel punto non serve più a nulla.

Se l'uomo fosse progettato per pensare in maniera statica, vivremmo ancora nelle caverne con una clava in mano, ma l'uomo è fatto per adattarsi ai cambiamenti e cercare di migliorarsi sempre.

Il pensiero naturale è DINAMICO, porta ad evolversi e adattarsi continuamente alle situazioni.

Il pensiero comune è LINEARE, quello naturale RADIANTE

Durante le sessioni di coaching, quando la persona non riesce a risolvere il problema e si dice demoralizzata, ad un certo punto tira fuori una frase di questo tipo:

le ho provate tutte, non so più cosa fare”.

Allora io chiedo, "cosa hai provato a fare di preciso?" e scopro che il “tutte” è una cosa, massimo due, ripetute con sempre maggiore intensità.

Il pensiero comune infatti ti abitua a pensare che esista una sola soluzione al tuo problema, devi andare da A a B? Questa è la strada!

Il problema è che, se la soluzione è sbagliata, provarci con più intensità servirà solo a convincerti che non esiste soluzione!

Se da A devi andare a B, e in mezzo c’è un muro di cemento armato, puoi provare a buttarlo giù a testate, ma ti assicuro che ci sono modi molto più intelligenti per usare la testa, non è che se gli dai delle craniate più forti allora ce la fai, se la soluzione è sbagliata, provarci con più intensità serve solo a spaccarti la zucca.

→ PENSIERO RADIANTE

Il pensiero RADIANTE guarda le cose da diversi punti di vista e ti abitua a cercare più soluzioni per il tuo problema, fino a che non trovi quello che va bene per te e che ti serve.

Una volta che hai verificato che la strada non è percorribile, devi cambiare strada, se non funziona neanche quella devi ricambiare ancora:

se non funziona cambia, se non funziona ancora cambia di nuovo...e cambia finché non funziona!

Il pensiero comune rifiuta l'ERRORE,

il naturale lo considera parte del processo di APPRENDIMENTO

Uno dei motivi principali per cui il pensiero comune è statico è che rifiuta l’errore, sbagliare fa una paura tremenda, un vero e proprio terrore.

Quindi si cerca di non sbagliare MAI e, una volta commesso l'errore, si fa di tutto per nasconderlo o scaricare la colpa su qualcun altro (le famose discipline olimpioniche dell'insabbiamento e dello scaricabarile).

In azienda questo genera conseguenze nefaste:

1) solo chi non fa non sbaglia, quindi le persone sono incentivate a fare il meno possibile e a proporre meno novità possibili

2) non si vuole cambiare neanche quando le cose NON funzionano... Va bene che "squadra che vince non si cambia", ma una che continua a perdere si cazzarola. 

Ripetere le stesse azioni anche quando i risultati non sono soddisfacenti è, perdonami il francesismo, proprio da pirla.

Nella tua azienda c'è un problema che si ripete di continuo?

Orari di lavoro assurdi, progetti fuori tempo e/o fuori budget, incomprensioni con i colleghi, riunioni inutili etc. etc.?

Se la risposta è sì è perchè state usando "il pensiero comune", mettetegli un cacchio di bavaglio e riattivate quello "naturale".

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Conclusione e suggerimento per l'amico

Il fatto che ti abbiano presentato una soluzione già pronta NON significa che sia la migliore per te e tantomeno sia la migliore per la tua azienda, sono sicuro infatti che ti pagano lo stipendio perchè tu porti dei risultati, non per leggerti una massa di informazioni di cui il 90% sarà del tutto inutile.

Ti hanno ammollato un quintale di carta, da loro si fa così e va bene, prima di dare le cappocciate al muro però prova a cercare delle alternative, magari ti accorgi che le cose non stanno come te le hanno dipinte.

Per esempio potresti:

  1. andare dall'ultimo assunto in azienda e chiedergli cosa ha fatto lui quando si è inserito
  2. chiedere al personaggio che ti ha sommerso di materiale, quali sono i documenti che devi assolutamente recepire e quali invece puoi studiare con più calma
  3. verificare se gli altri sono veramente così preparati sull'argomento? Prendi un faldone a caso dei documenti, leggilo e inizia a chiedere chiarimenti in giro, se gente che sta li da dieci anni non conosce le risposte, magari tu che sei li da 3 mesi non sei poi così tenuto a conoscerle
  4. etc etc
In sostanza, invece di farti venire il mal di stomaco a studiare una massa di informazioni di cui probabilmente userai il 5%, cerca di capire qual è il modo migliore per inserirti e per portare un grosso valore aggiunto all'azienda e al tuo team di lavoro, questa è l'unica cosa che conta veramente.

BUONE MAPPE MENTALI

EUGENIO

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0 Responses to Think Different – Nella tua azienda c’e’ un problema che si ripete?

  1. […] parte dei tuoi problemi dipendono dal fatto che ti hanno insegnato ad usare il cervello in maniera NON naturale e questo rende difficile, se non impossibile, svolgere correttamente le 3 fasi di qualsiasi […]

  2. […] 1.  Esser capaci di improvvisare uscendo dai soliti schemi ("out of the box" direbbero gli americani). Ho approfondito questo concetto in un recente articolo dedicato alla capacità dei bravi manager di ricominciare a pensare in maniera naturale, → evolversi e adattarsi continuamente alle situazioni.  […]

  3. […] Fatta questa doverosa premessa, a prescindere dal titolo che ti danno, la reale differenza tra un VERO manager e uno farlocco si vede da un’altra cosa: dalla tua capacità di pensare. […]

  4. […] che devi assolutamente sviluppare! Puoi farlo, devi solo volerlo e ricominciare ad usare il pensiero radiante. […]

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