Problemi generati dalla CONFUSIONE

Creatività Parte 2: Poche Idee ma Confuse!

Nel precedente articolo sulla Creatività ti ho parlato del perché la parte creativa del tuo cervello ti serve e ti serve ancora di più quando la integri con quella logica/analitica!

In questo articolo ti parlo invece del fatto che, se impari ad usare l'emisfero Destro, hai automaticamente un miglioramento anche per quel che riguarda le attività dell'emisfero Sinistro.

 

Lavorare sulla Creatività = Migliorare l’organizzazione!

Per dimostrare questa tesi potrei seguire due strade:

  1. farti eseguire degli esercizi specifici che ti dimostrano in maniera empirica quello che dico,
  2. spiegarti in maniera più approfondita come funziona il cervello.

Purtroppo queste due strade non sono percorribili per un paio di ragioni; il primo è che non sono li con te e quindi la vedo dura correggerti mentre fai gli esercizi, il secondo è che trovo la spiegazione sul funzionamento del cervello divertente quasi quanto fare la coda in posta smiley!

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Ma veniamo al dunque: perché lavorare sull’emisfero destro porta in maniera automatica un beneficio anche al sinistro?

Semplice, perché gli emisferi del cervello funzionano meglio quando lavorano insieme, esattamente come correre su entrambe le gambe è decisamente meno faticoso e più veloce che correre su una gamba sola…ah è vero, avevo promesso di non parlarti di come funziona il cervello, allora partiamo da un altro concetto che è piuttosto importante.

La CONFUSIONE genera STUPIDITA'!

Quando svolgi una qualsiasi attività manageriale, uno dei principali ostacoli che devi imparare a rimuovere, è la mancanza di chiarezza.

Se concludi una riunione e non è chiaro "chi fa che cosa", di sicuro ad un certo punto avrai un problema.

Se inizi un progetto e non sono chiari gli obiettivi da raggiungere oppure i ruoli dei membri del team, prima o poi avrai un problema.

Se devi prendere una decisione, ma le informazioni sono confuse o parziali, probabilmente prenderai delle decisioni errate oppure non riuscirai proprio a prendere delle decisioni.

La confusione, sia che si tratti di confusione nella comunicazione tra persone, sia che si tratti di confusione interiore, presenta una serie infinita di risvolti negativi;

  • se gli accordi non sono chiari aumenterà il rischio di generare incomprensioni e dissapori,
  • se nella tua testa non è chiaro cosa vuoi ottenere, rimarrai immobile senza agire
  • se sei confuso perchè hai 1000 cose da fare e non sai da dove iniziare, il tuo stress sarà elevatissimo
  • etc etc etc…

Ma prova a guardarti intorno, le persone lavorano con le idee chiare o mica tanto?

Mi verrebbe da dire mica tanto!

Un po' questo è dovuto, anche se è brutto dirlo, alla malafede!

Più confusione c'è e più è facile approfittarsene ed essere disonesti, infatti se io ti dico:

“raggiungi i tuoi obiettivi e riceverai un bel premio”

 e poi però sono fumoso su questi obiettivi, come fai poi a sapere se li hai raggiunti?

E se il premio che per me è “bello” a te suona come un’elemosina, poi come la mettiamo?

Se ti interessi di politica puoi riconoscere la strategia del "confondere le acque" applicata di continuo, ad esempio quando si inizia a parlare insistentemente di un problema che magari sarebbe trascurabile solo per distogliere l'attenzione da un altro che invece non andrebbe trascurato!

Tutto questo per dirti che, se sei in un'azienda che ha una strategia confusa, prima o poi avrai dei problemi, perchè se non sai dove vuoi andare è difficile poi riuscire ad arrivarci...ricordi per esempio quando ti parlavo della stupidità di usare il puro orario di lavoro come parametro di valutazione del dipendente?

E' un classico esempio di confusione, perchè si confonde il fatto che la persona si ferma fino a tardi in ufficio, con il fatto che la stessa persona stia lavorando tanto e, soprattutto, stia rendendo tanto!

Ma ti ripeto, a chi giova questa situazione?

All'azienda no di certo, perchè paga 10 ore uno che è produttivo al massimo per 4!

E quindi?

Questa situazione giova ai "furbi", quelli che si grattano tutto il giorno le ascelle per poi uscire alle 8 di sera lamentandosi di quanto lavorano (caffè pagato se non ne conosci almeno uno!).

Ad ogni modo, chiudo la parentesi legata al fatto che spesso la "confusione" è studiata a tavolino, adesso lo sai e, se ti fanno delle promesse "fumose", drizza le antenne perchè prima o poi dovrai pagare il conto.

Problemi generati dalla CONFUSIONE

Mappa Mentale sui problemi generati dalla CONFUSIONE

Purtroppo, anche quando non c'è malafede, non risulta così semplice essere chiari e questo per una ragione molto semplice, perchè non siamo abituati a farlo!

Siamo abituati a dare per scontato un sacco di cose e il rischio di fraintendere o di partire da presupposti errati è più alto di quanto tu ti possa immaginare.

Anni fa il mio capo mi ha detto testuali parole: “voglio che sviluppi le tue doti di leadership”, all’epoca mi sono sentito stupido perchè non mi era chiarissimo cosa intendesse dire e cosa si aspettasse da me!

Con il senno di poi e con l’esperienza che ho maturato negli anni, ora posso dirlo con certezza:

non ero io il tonto che non capiva, era la richiesta che significava poco o niente! Troppo generica, troppo poco chiara appunto!

Se mi capitasse adesso (in realtà mi capita perché agli HR giustamente piace molto sta cosa della Liderrsshipppp), gli farei qualche domanda per chiarire cosa si aspettava da me:

  • cosa intendi TU per Leader?
  • perché secondo te ho bisogno di sviluppare la mia leadership?
  • hai suggerimenti da darmi per sviluppare la mia leadership?
  • cosa ti farà dire che ho sviluppato le mie doti di leader?
  • Etc etc...

“Leader” è una parola che tutti conosciamo, ma questo non significa che tutti gli assegniamo lo stesso significato!

Se io per esempio penso che il Leader è una persona che si fa voler bene mi comporterò in una maniera, se invece pensassi che il Leader è uno che riesce ad imporre il suo punto di vista mi comporterò in un’altra maniera!

Se per te Leader è uno che mette gli altri sull'attenti e per me invece è uno che si fa benvolere, probabilmente ci saranno dei disaccordi sul modo di procedere, non trovi?

Mi segui?

Hai capito dove voglio arrivare? 

Se non chiarisco subito determinate cose, prima o poi me le ritrovo sul groppone.

Ripeto che questo discorso è valido sia quando ti stai rapportando con gli altri sia quando la confusione è tutta nella tua testa.

Se ad esempio ti assegnano un progetto importante, cruciale per l'azienda e per la tua carriera, pensi sul serio di potertela cavare con un semplice Project Plan?

Sarebbe bello ma non è così, ci sono degli aspetti che non puoi mettere in nessun Project Plan ma che faresti bene a considerare lo stesso, altrimenti prima o poi ti presentano il conto sotto forma di problemi da risolvere!

Uno su tutti?

Come ti senti in relazione all'incarico che ti hanno assegnato!

Lo so che magari non sei stato abituato a parlare di "emozioni" sul lavoro, ma ho una bella notizia e una brutta per te.

La bella notizia è che sei un essere umano, e questo significa che hai delle emozioni e che queste emozioni guidano i tuoi comportamenti.

La brutta notizia è che sei un essere umano, e questo significa che hai delle emozioni e che queste emozioni guidano i tuoi comportamenti. laugh

Se ti assegnano un incarico importante avrai delle emozioni collegate, magari sei eccitato, magari sei scoglionato, magari te la fai sotto...se queste cose non le tiri fuori e le affronti, prima o poi ti ritornano indietro sotto forma di conto da pagare e imprevisti da affrontare.
 
Faccio l'esempio della paura perchè è molto facile...soprattutto se stai facendo carriera è normale che tu abbia delle paure e dei dubbi, non sei un robot e, se ti piace metterti in gioco, capitano dei momenti in cui devi superare delle sfide mai affrontate prima
  • sarò all'altezza di quello che mi chiedono?
  • e se faccio delle cazzate clamorose?
  • posso veramente fidarmi di Tizio e Caio?
  • e se mi tocca fare qualcosa che non mi piace?
  • dovrò trascurare la famiglia?
  • Etc etc etc
So bene che magari ti hanno abituato ad ignorare la paura (e più in generale tutte le emozioni)...ma non è che se le ignori queste spariscono come per magia e non influiscono poi sulle tue azioni (e di conseguenza sui risultati)! 

Se per esempio sei terrorizzato dalla paura di fallire in quel benedetto progetto, ma questa cosa invece di affrontarla (e risolverla), la lasci covare dentro di te, avrai dei comportamenti che ostacolano il raggiungimento dell'obiettivo, avvicinandoti dunque a quel fallimento che tanto temi.

Magari sarai estremamente nervoso, oppure pretenderai di avere il controllo su tutto e tutti senza lasciare spazio ai tuoi collaboratori...tutto ciò genera sfiducia, dissapori, demotivazione nel Team e ti allontana dal raggiungere il tuo obiettivo?

 

Lotta per fare CHIAREZZA!

Quando usi solo la parte logica (emisfero sinistro) per svolgere un'attività manageriale, qualsiasi essa sia, ti mancano troppi pezzi importanti per riuscire a fare le cose come si deve...è un po' come se tu volessi completare un puzzle ma senza tutti i pezzi necessari, più sono i pezzi mancanti e più sarà difficile riuscire a ricostruire l'intero disegno.

La confusione è un po’ come la nebbia, ti nasconde la strada, ti costringe ad andare più piano e aumenta il rischio di fare degli incidenti…se poi non hai neanche i fari antinebbia allora sei proprio costretto a fermarti.

Prova a ripensare a una cosa che ti è andata storta (un progetto, una pianificazione, un rapporto con una persona etc.), scommetti che ad un certo punto c’è stato un angolo buio?

Qualcosa che non avevi considerato e che ti ha creato dei problemi che non sei riuscito a risolvere?

Concludendo, in che modo usare l’emisfero Destro ti aiuta a fare chiarezza e quindi ad avere un beneficio anche sul Sinistro?

In realtà è piu semplice a farsi che a dirsi, quindi se proprio non vuoi credere a quello che ti dico io, scarica l'eBook Gratuito e sperimenta, un fatto vale più di 1000 parole!

Quando inizi ad usare le mappe mentali come un professionista, capisci abbastanza in fretta che qualsiasi attività prevede dei momenti di:

  • esplorazione (fase divergente), 
  • analisi e decisione (fase convergente).

Nella fase divergente, devi tirare fuori tutto quello che hai in testa sull'argomento, senza nessun tipo di giudizio o autocensura, quello che fai appunto è esplorare l'argomento, qui usi principalmente l'emisfero destro.

Nella fase convergente invece dai dei giudizi e prendi delle decisioni, in questo caso usi principalmente l'emisfero sinistro! 

Se fai così non ci sono argomenti importanti che vengono ignorati ma che poi ti tornano indietro sotto forma di "imprevisti", tutto viene prima messo sul tavolo, poi giudicato se è veramente importante e poi, in caso affermativo, affrontato per trovare una soluzione.

Hai "paura" per il progetto che ti hanno assegnato?

  • Di cosa hai paura precisamente? 
  • Hai paura che ti manchino delle competenze?
  • Ok, niente panico, quali competenze ti mancano?
  • Bene, non sai fare X e Y, come fai ad acquisirle?
  • Può farlo qualcun altro al tuo posto?
  • Chi ti può aiutare?
  • etc. ect.

Capisci perchè usare la tua parte creativa migliora anche quella logica/analitica?

Perchè sfrutti la capacità infinita del cervello di creare associazioni e collegamenti, di stimolare nuove idee e approfondire il significato dei concetti chiave, in sostanza fai CHIAREZZA su quello che ti passa per la testa.

L'emisfero destro è quello che CREA, quello sinistro quello che analizza e GIUDICA...capisci che se il giudizio avviene dopo aver fatto un'accurata fase esplorativa sarà più centrato rispetto ad un giudizio in cui questa fase non avviene?

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Nel prossimo articolo chiudo il miniciclo sulla Creatività parlandoti dell'ultima tesi; non importa quanto tu pensi di essere "logico/analitico", anche tu puoi sviluppare la tua parte creativa (e viceversa).

BUONE MAPPE MENTALI

EUGENIO

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6 Responses to Creatività Parte 2: Poche Idee ma Confuse!

  1. Angelo ha detto:

    Ciao Eugenio,

    solo per dirti che sei un grande!

    Condivido molto quello che scrivi in merito allo scarso uso di quella grande risorsa che è la nostra parte creativa del cervello D. Già qualche tempo fa poi mi sono interessato a Buzan e alle Mappe Mentali. Oggi le uso prevalentemente quando prendo appunti durante le riunioni interne ma devo ammettere che chi butta l'occhio sui miei appunti mi guarda male !!!

    ciao

    Angelo

    PS: ehi ! anch'io mi sono cimentato nell studio del russo parecchi anni fa e sono stato a San Pietroburgo. E come te ho perso molto a causa della scarsa pratica.

     

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      Ciao Angelo,

      intanto grazie 1000 :-).

      La stragrande maggioranza delle persone resiste al cambiamento, e se ci pensi è piuttosto normale visto che devi fare delle cose diverse da quelle che sei abituato, serve un po' di impegno, accettare che farai degli errori etc.etc.

      Alcuni però mantengono la curiosità e, quando serve, si impegnano per cambiare o perlomeno sono aperti al cambiamento.

      Altri invece, hanno bisogno di giustificare la loro "pigrizia" e "ottusità", e lo fanno cercando di impedire il cambiamento anche negli altri.

      Questo solo per dirti che, quelli "avanti" (e chi usa le mappe è sarà "avanti" ancora per un bel po' in Italia), devono pagare il prezzo di ostilità o perlomeno diffidenza.

      Fatte queste considerazioni, visto che nessuno ti può capire più di me, ti di alcuni suggerimenti:

      1) se uno ti guarda male ci sono grosse possibilità che sia un pirla, non prenderla sul personale

      2) gente del genere puoi ignorarla o dimostrargli i benefici delle Mappe Mentali, ad esempio facendogli vedere che tu prendi gli appunti in maniera (molto) più efficace di loro. Io in passato ho perso tantissimo tempo ed energia cercando di evangelizzare chiunque sul fatto che le Mappe Mentali sono fantastiche e che ti danno un sacco di benefici…ho smesso! Non ho più nessuna voglia di convincere chi "non è pronto" e non spreco più il mio tempo con questo genere di persone, tu ovviamente fai come ti senti 🙂

      3) Se proprio non vuoi mollare e ti metti in testa di convertire queste persone, fai parlare i risultati, fai per esempio un check di quello che si ricordano dell'incontro e paragonalo con i tuoi appunti, rimarranno di mer…sasso :-).

      do svidania 😉

      Evgenii

  2. Michele Zenzola ha detto:

    Grande Eugenio!

    Articolo molto chiaro che mi ha chiarito più di un dubbio! 😉

  3. Gabriele ha detto:

    Un po' per sfortuna e un po' per fortuna esco da una situazione proprio per mancanza di chiarezza dall'alto, ma anche per colpa mia perché la stessa chiarezza non l'ho pretesa.

    Mi ritrovo molto con quello che dici nell'articolo quindi e anche nell'uso delle mappe mentali.

    Le uso soprattutto per studiare e le trovo molto utili nelle presentazioni: ma questo articolo mi da lo spunto per un uso ancora più "personale" nella ricerca di chiarezza.

    Complimenti e buon lavoro

  4. […] secondo di come, imparare a sfruttarlo correttamente, genera automaticamente dei benefici anche alle tue […]

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