Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi
“Volevo confrontarmi con te, in quanto sono ad uno stadio della mia vita dove ho sempre procrastinato le decisioni della mia vita, ora vorrei prendermi i rischi e i benefici delle mie scelte e vorrei avere un confronto con te!
Puoi aiutarmi? 🙂
Thx
FC”
Da quando ho aperto questo blog, ma ancora di più da quando ho aperto la pagina facebook, ricevo diverse mail di persone che mi parlano dei loro problemi e mi chiedono aiuto.
Se da un lato la cosa mi fa piacere, perché soddisfa il mio ego e la mia voglia di contribuire.
Dall’altro mi spiace davvero molto.
Un po' perché ovviamente non posso soddisfare questo genere di richiesta, passerei la vita al telefono a elargire consulenze gratuite.
Ma soprattutto mi dispiace perché queste persone non lo sanno ancora, ma sono molto lontane dal risolvere il loro problema.
Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi!
Se è una vita che procrastini
Se sei stressato perché è 6 mesi che vivi in ufficio
Se hai voglia di sgozzare il tuo capo perché non lo sopporti più,
non è che schiocchi le dita e tutto si risolve come per miracolo!!!
Certo, sarebbe bello pensare che con una magia tutto passa, ma non funziona così purtroppo.
Non mi stancherò mai di ripeterlo; non esistono soluzioni semplici a problemi complessi!
Per risolvere un problema del genere, non è sufficiente compiere un’azione e fermarsi ad aspettare la soluzione, non basta una timida richiesta di aiuto e sei a posto così.
Nella newsletter riservata agli iscritti a questo blog (ISCRIVITI QUI se non l'hai già fatto) ho parlato a lungo di tutto quello che serve SOLTANTO PER INIZIARE a risolvere un problema come il procrastinare:
-) Consapevolezza di avere un problema e dei costi che stai pagando.
-) Senso di Responsabilità. Capire che il problema dipende dai tuoi comportamenti passati e che sta a te risolverlo, non a qualcun altro.
-) Disponibilità a pagare il prezzo. Sia in termini materiali (tempo, soldi, energia) che in termini “mentali” (accettare i tuoi errori, imparare a ragionare in modo diverso...)
Una volta che ci sono le condizioni necessarie di cui parlo qui sopra, hai bisogno di seguire una strategia che funziona!
Se sei stressato da tempo, non è che fumi una sigaretta (magari farcita) o ti scoli un paio di bicchieri e sei a posto così.
Se hai un problema di relazione con il tuo capo, non è che se vai da lui e gli vomiti addosso la tua insoddisfazione, allora va tutto a posto.
E se procrastini da una vita, non è che mi senti venti minuti al telefono e ti guarisco con la sola imposizione della mia voce...e chi cacchio sono? Mandrake forse? 🙂
Capisci dove voglio arrivare?
Quello che voglio dirti è che non basta mettersi in moto!
Non basta agire, hai bisogno di compiere quelle azioni che il problema te lo risolvono o che almeno ti avvicinano alla soluzione!
Non quelle che lo lasciano inalterato o che addirittura lo aggravano.
Questa fase è spesso ignorata ma è particolarmente critica perché va a impattare su un aspetto fondamentale:
"la Fiducia che PUOI risolvere il problema".
Ti è mai capitato di partire convinto in un progetto per poi vedere l'entusiasmo che si spegne piano piano a furia di prendere mazzate?
Immagino di si, a chi non è mai capitato.
Ora, la fiducia che hai di poter risolvere il tuo problema non è una cosa illimitata, un pozzo senza fine al quale puoi attingere liberamente.
Non puoi dar per scontato che avrai sempre questa "fiducia", perché essa dipende da DUE variabili!
Una variabile Soggettiva, “personale”. Quanto tu credi in te stesso!
In sostanza quanto è alta la tua autostima.
Ovviamente la tua autostima sarà anche influenzata da quanti successi hai ottenuto, o pensi di aver ottenuto, nella tua vita.
Nello sport infatti si dice che vincere aiuta a vincere (e vale lo stesso per il contrario, perdere aiuta a perdere).
Chiaro che se sei uno abituato a superare gli ostacoli e a non darti mai per vinto, avrai una soglia di sopportazione degli insuccessi molto più alta rispetto a chi nella vita ha preso talmente tanti cazzotti che ormai si arrende alle prime difficoltà o addirittura non tenta neanche per paura di fallire.
Ma anche sei hai grande fiducia nei tuoi mezzi, questo non significa che puoi prendere un numero infinito di schiaffoni.
Se continui a non ottenere risultati prima o poi arriverà il momento in cui anche tu ti arrenderai...e che cacchio, mica sei Superman scusa.
E qui entra in gioco l'altra variabile che influenza la tua "fiducia" di potercela fare, la variabile Oggettiva.
Quella legata ai risultati che stai ottenendo mentre cerchi di risolvere il problema.
"Sono molto soddisfatto di questo inizio corso"
Ciao Eugenio,
ecco il mio feedback.
Sono molto soddisfatto di questo inizio corso perché l'argomento mi piace molto e perché sono molto motivato a portare novità nel mio modo di pensare e agire.
Credo che questo percorso sia ben strutturato per portarmi a un livello superiore.
I tuoi feedback sono molto utili e mi portano a lavorare su certi aspetti che per pigrizia si tendono a trascurare.
Ovviamente, c'è da lavorare ma sapendo che mi segui mi sento motivato e pieno di volontà.
Sono tentato a mappare tutto, ogni cosa, ogni attività della mia ditta, ad esempio. L'importante è che tenga a mente il fine (essere più organizzato) e non "tanto per mappare".
Comunque credo che la volontà di mappare è perché mi da sicurezza di avere un quadro complessivo tutto distillato in una pagina.
A presto, ciao!
Matteo Anceschi
Se ottieni da subito dei risultati, allora sarai incentivato a proseguire.
Se invece hai l'impressione che tutto quello che stai facendo sia inutile, allora presto o tardi finirai per arrenderti.
C'è tutto un grosso filone della Formazione che frega le persone basandosi interamente sull'aspetto "motivazionale".
"Tu credici che ce la fai".
Per carità, non è che il concetto in sé è sbagliato.
Ovvio che partire motivato e convinto di farcela è sempre meglio che darsi per morto prima di iniziare.
Il punto è che, tutta la motivazione e la determinazione del mondo, saranno inutili se non stai facendo i passi giusti.
Se inizi a compiere delle azioni, ma queste azioni non danno i risultati sperati, corri un gravissimo rischio, quello di demoralizzarti e di rimanere frustrato nel tentativo.
"La sensazione di non essere gettate al massacro, ma impiegate con senso di responsabilità, sarebbe stato il miglior tonico per le truppe che dovevano affrontare i successivi combattimenti." (Mario Silvestri - I Guerra Mondiale)
E anche se hai una grossissima autostima, ma i risultati continuano a non arrivare, prima o poi giungerà il momento fatidico in cui ti arrendi e, così facendo, metti le basi per tenerti il problema per tutta la vita:
"le ho provate tutte ma non c'è stato nulla da fare".
Ecco, se inizi a pensare di "averle provate tutte" sei già fottuto, perché ti sei inconsciamente autorizzato a non fare più niente per risolvere il tuo problema.
Ora fermati un attimo e pensaci bene, è veramente possibile averle provate tutte?
TUTTE presuppone un numero infinito di tentativi e non potresti farlo anche se tentassi per tutta la vita.
Sai qual è l'amara verità?
Hai provato tutto quello che conosci, che di solito si limita ad una o due azioni svolte con sempre maggiore intensità e impegno.
Corsi che NON possono funzionare...
...neanche se tu fossi la persona più motivata dell'universo.
Una delle cose che mi sento dire spesso dai miei clienti quando iniziano a stupirsi dei risultati che stanno ottenendo è:
"ma sai che io avevo già fatto un corso di gestione del tempo ma non aveva funzionato?".
Non sapevo che avevi fatto un corso, ma so di per certo che quei corsi non funzionano!
Se vuoi risolvere un problema critico e complesso come il "troppo lavoro", come "lo stress" che ne deriva, non puoi pensare di affrontarlo con le quattro tecniche in croce che ci propinano ormai da anni in tutte le salse.
Devi dichiarare guerra al problema stesso e comportarti di conseguenza.
È una vera e propria lotta in cui tu vuoi eliminare fisicamente il tuo nemico mortale, consapevole che lui farà altrettanto, restituirà colpo su colpo, non rimarrà inerte a farsi massacrare da te.
E per vincere questa guerra, te lo ripeto, non ti bastano un po' di motivazione e qualche arma.
Dimentica tutte le cose "sei figo, puoi farcela, basta che ci credi"...certo che puoi farcela, ma solo se sei adeguatamente preparato e sei armato fino ai denti.
Prima ancora di agire, hai bisogno di metterti a tavolino e studiare la strategia.
Prima PENSI, poi AGISCI.
Se procrastini una vita, la soluzione che ti daranno i vecchi corsi di Gestione del Tempo saranno "tecniche" del tipo: "scriviti gli obiettivi", "individua il motivo per cui stai procrastinando", "visualizza il momento in cui hai risolto il problema"...tutta roba molto interessante, purtroppo utile come un fucile a pallettoni 30 metri sott'acqua.
Questi corsi vogliono darti una soluzione semplice ad un problema complesso...non può funzionare, mancano veramente troppe cose!
1. Manca che sei un essere umano, NON un robot! L'approccio schiaccia X e succede Y funziona con i computer, NON con le persone! Noi funzioniamo in maniera leggermente più complicata di così, abbiamo emozioni, abitudini, paure, condizionamenti esterni...!
2. Manca una strategia vincente, senza non puoi vincere la guerra. Non bastano due o tre tattiche che ti spiegano come non procrastinare, come delegare o come archiviare i tuoi documenti. Se sei particolarmente bravo e determinato vincerai qualche battaglia, ma alla fine sarai comunque destinato a soccombere
L'eroismo del basso si mescolava all'imbecillità dell'alto e devon datare da quel tempo le cartoline austriache lanciate fra le nostre truppe, dove si vedevano i nostri soldati con la testa di leone guidati da generali con la testa d'asino...(resoconti sulla I Guerra Mondiale)
3. Hai bisogno delle risorse fondamentali per combattere. Non solo motivazione e fiducia, ma armi che ti diano la possibilità di vincere.
Aviazione, artiglieria, truppe d'assalto, rete di spionaggio...più il tuo esercito è potente e meglio è!
"...Tanta consapevolezza, Basta raccontarsela. Adesso sto bene."
Ciao Eugenio,
Io sono arrivata in aula perché con le mappe ho ottenuto risultati oggettivi: scrivania in ordine, archivio mano a mano che produco documenti, impresa in bici malgrado gli anni ed i chili in più dai tempi migliori.Tanta consapevolezza, Basta raccontarsela. Sto bene. Alla fine sabato in aula ero distrutta e non riuscivo più a concentrarmi. non mi sono ancora ripresa del tutto ma finalmente dormo!!!!
Le mappe in aula mi hanno permesso di capire alcuni meccanismi di come sono fatta, di quali sono davvero i miei bisogni e cosa li soddisfano.
E, non so se è normale, bene o male, riesco ad essere meno nel I quadrante, perché mi segno meno impegni, e anche quando sono nel I non vado in stress, e faccio più cose giuste.
Grazie x tutti questi progressi che mi hai aiutato a fare, ma che ho fatto io!!!
Nico gasatissima ma che riesce a tenere a bada la sua esplosività
Nicoletta Eumei - Financial Planner Banca Generali SPA
Di tante armi potenti, la più potente di tutte è il tuo cervello!
Parte tutto da li, se non impari ad usare il tuo cervello al massimo del suo potenziale, sarà tutto inutile, rimarrai sempre uno che vuole abbattere un aereo con una fionda!
E guarda che non sto parlando di "motivazione", "credenze limitanti" etc, sto parlando proprio di come permettere alla tua parte creativa di interagire con quella analitica e di lavorare in sinergia.
Se vuoi avere informazioni su come risolvere il problema di "troppo lavoro & troppo Stress", leggi qui sotto e inserisci i tuoi dati alla fine della Pagina Informativa
-------------------------------------------------------------------------------------------
==> http://www.mappementali.net/corso-di-time-stress-management/
-------------------------------------------------------------------------------------------
Buone Mappe Mentali
Eugenio
Ti potrebbe interessare:
Lascia un commento