Mappa Mentale il FormatoRinco

Perche’ il 90% dei corsi a cui ho partecipato e’ stato inutile?

Nel precedente articolo ti ho messo in guardia dal pericolo di limitarti a formarti tecnicamente, quando invece ti servirebbe studiare le competenze manageriali (se vuoi fare la carriera da dirigente ovviamente).

Una volta che hai capito questo però devi superare il secondo ostacolo:

a chi mi rivolgo per frequentare i corsi che mi interessano?

Considerato che, nel mondo della formazione, c'è tantissima offerta e che, ahimè, gran parte è fuffa, non è un passaggio che prenderei alla leggera.

Ormai sono quasi 10 anni che investo parecchie migliaia di euro per la mia di formazione (8.268 € nel solo 2013) e ho quindi sviluppato un metodo che mi consente di schivare le inc… fregature!

Praticamente sono diventato una sorta di cane antifuffa che nasa i formatori farlocchi anche a notevole distanza :-).

Scherzi a parte, il concetto che vorrei trasmetterti è che, ogni singolo Euro che investi nella tua formazione, deve rientrare sotto forma di risultato atteso, altrimenti stai buttando i soldi nel WC (se può consolarti ci sono passato anche io, è stata infatti proprio la frustrazione dovuta a tutti i soldini lanciati dalla finestra che mi ha portato a diventare così intransigente).

Come fiutare a distanza le fregature nella formazione

Ci sono due di macro-categorie di formatori che devi evitare come la peste!

Una è facilmente riconoscibile, ma l’altra, la più subdola, è quella a cui devi stare più attento perché se non hai esperienza, rischi di fare una donazione a fondo perduto.

 

  1. Il FormaTruffatore. Pur di vendere è disposto a qualsiasi cosa, anche a prometterti il miracolo se necessario. Non è poi così difficile da riconoscere, promesse eclatanti, dati palesemente fasulli,...hai presente: "diventa milionario in 12 ore", "conquista donne bellissimissime con queste 3 semplici tecniche di seduzione (si, funzionano anche se sei brutto come la fame e povero in canna)...etc. etc. Ora, se leggi il mio blog probabilmente non rientri nel suo target (povero gonzo pieno di problemi e alla ricerca di soluzioni facili facili, miracolose appunto)...quindi vado oltre e passo al pericolo pubblico n° 1.

  2. Il FormatoRinco. Seguimi con attenzione perchè quello che sto per dirti può cambiare radicalmente la tua carriera professionale.

Il formatorinco è addirittura più pericoloso del truffatore, perché mentre nel primo caso, la truffa è evidente, nel secondo caso invece rischi di rimanere ingannato da modi gentili e una presunta preparazione.

Segui un paio di corsi con un FormatoRinco e ti troverai di fronte ad un bivio:

    • inizi a pensare di essere un idiota, perchè nonostante il corso e l'impegno, i risultati sono pari a zero

 

  • maturi la convinzione che la formazione sia del tutto inutile, perchè nonostante tu abbia fatto quello che ti veniva detto, i risultati sono comunque pari a zero. Se pensi che la formazione non serva ad una mazza, è facile che tu in passato sia stato preda di un FormatoRinco!

Ora, capisci bene che entrambe le prospettive frenano in maniera importante la tua crescita, perchè se vuoi ottenere dei buoni risultati nel tuo lavoro hai bisogno di una certa autostima e di aver fiducia nel miglioramento continuo!

Se il I pilastro di un corso ben riuscito è uno studente motivato, il II è un insegnante preparato!

...e per "preparato" non intendo solo la conoscenza della materia, ma anche un modo di comunicare e di tenere il corso che ti faciliti l’apprendimento, non l’addormentamento!

Come riconoscere un FormatoRinco?

ormai io li becco all'istante, mi basta un suo commento di due righe e TAAAAC, si accende il rilevatore, ma se tu sei un po' meno esperto voglio darti alcuni segnali, quando li riconosci drizza le antenne (se ne conosci qualcun altro, scrivimelo, salva anche tu uno studente volenteroso da un formatorinco 🙂 )

  • Sul suo profilo linkedin ha una foto che denota una grande serietà. Spesso ha una mano poggiata sul mento e uno sguardo accattivante che intende trasmettere un: “ah, io si che la so lunga” . Se sei particolarmente fortunato, l’esemplare ha ricevuto gran parte dei suoi geni dall’ornitorinco, in questo caso l’espressione è tra l'inebetito e il finto intelligente

  • A suo dire ha svolto 1 milione di progetti con risultati fantasmagorici, poi però stranamente nessuno che si sia degnato di lasciargli uno straccio di testimonianza scritta di quanto il suo lavoro sia stato prezioso, su Linkedin ha 3 endorsement risicati, di cui uno è del socio e un altro di un cugino (si sa che per la famigghia, questo e altro)

  • È cordiale… TROPPO cordiale. Si rivolge a tutti, anche a perfetti sconosciuti, con epiteti come “egregio”, “gentile”, “illustre”, probabilmente ha frequentato qualche corso di assertività per giovani marmotte e quindi puoi anche insultargli la mamma che lui ti risponde comunque con cortesia.

  • È un tuttologo, nel suo curriculum trovi esperienze che vanno dall’ingegneria aerospaziale alle tecniche di lettura del pensiero. Pirla Tu che ci hai messo 10 anni a diventare un esperto nel tuo campo, lui è diventato un fenomeno in 18 discipline diverse in soli 9 mesi

  • Parla il complichese. La sua comunicazione è piena di riferimenti incomprensibili, citazioni colte e tecnicismi incomprensibili. Non ha capito che il compito del formatore non è far sentire ignorante il proprio studente, ma insegnare usando un linguaggio semplice e comprensibile. Al formatorinco questo concetto di spiegare in maniera chiara e comprensibile proprio non gli va giù, a lui piace così tanto vomitarti addosso un milione di informazioni del tutto inutili perché questo lo fa sentire figo, poi se tu non capisci è un problema tuo che sei troppo ignorante in materia (beh si certo, il fatto che ai corsi si vada per imparare è un dettaglio trascurabile). Se vedi una sua risposta su Linkedin e ne capisci la metà drizza le antenne, in aula può solo peggiorare!

  • È cintura nera terzo dan di “predico bene, razzolo male”. Una delle primissime cose che ho imparato quando ho iniziato a studiare per fare questo mestiere è il concetto di “Responsabilità” inteso come “Abilità a Rispondere”. Questa idea compare in forme diverse in qualsiasi testo o corso legato allo sviluppo personale, lo trovi in Anthony Robbins (se ti piace la PNL e i suoi figli), lo trovi in Stephen Covey come paradigma Interno-Esterno, lo trovi nel Coaching Ontologico secondo la distinzione linguistica Vittima – Responsabile (che personalmente è quella che preferisco). Il concetto è molto semplice, invece di focalizzarti su tutto quello che dovrebbe accadere all’esterno, cerca il tuo spazio di intervento, in parole povere “quello che tu puoi fare per trovare una soluzione al tuo problema”, ci sei? Ora, mi sembra ovvio che un formatore debba fare di questo atteggiamento uno stile di vita, ma il formatorinco questa cosa non l’ha capita e, quando in una discussione, tu parli di modelli di successo o provi ad avanzare delle proposte, lui ti tira fuori almeno 100 ragioni per cui questa cosa non può funzionare (anche se magari ha già funzionato), lui ci ha provato ma niente...impossibile, non si può fare (il sospetto che magari sia lui l'incapace ovviamente non gli passa neanche per l'anticamera del cervello).

Insomma, se hai riconosciuto in uno di questi atteggiamenti uno o più personaggi con cui hai avuto a che fare per la tua formazione in azienda, sai di cosa parlo.

Mappa Mentale il FormatoRinco

Cosa devi fare quando compri formazione?

Ora, l'ho messa un po' sul ridere, ma mi auguro di aver colto nel segno, ti do qualche consiglio per diventare sempre più bravo a schivare queste trappole.

7 cose da fare per non prendere fregature nella formazione

  • definisci il problema che vuoi risolvere
  • identifica il risultato atteso (cioè cosa ti aspetti di ottenere seguendo un certo corso)
  • leggi un po' di materiale sull'argomento (esatto, ti devi informare prima del corso, altrimenti come fai a sapere se può esserti utile?)
  • scrivi quali sono i parametri che userai per valutare i potenziali fornitori
  • cerca i potenziali fornitori
  • esistono testimonianze? Cosa dicono di loro i frequentanti? Hanno ottenuti risultati? NB: le testimonianze: "Mario dice che" non valgono, ci vogliono Nomi e Cognomi
  • Contatta il prescelto, parlagli di quali sono i tuoi obiettivi e chiedigli quello che hai bisogno di sapere

Fai così e i soldi in formazione saranno veramente un investimento!

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Ora sai come difenderti da un formatorinco. Non lasciare che altri cadano sotto le sue grinfie, diffondi questo articolo per la salvaguardia dell'ambiente

BUONE MAPPE MENTALI

EUGENIO

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13 Responses to Perche’ il 90% dei corsi a cui ho partecipato e’ stato inutile?

  1. Raffaella ha detto:

    Grande Eugenio!

    hai ragione! i formatorinchi sono dei parassiti che succhiano un po di nozioni

    e le presentano come se fossero loro i detentori del sapere… 

    Complimenti x l'articolo, divertente ed esauriente 🙂

     

  2. Piero Ferrari ha detto:

    Hai ragione Eugenio e hai classificato bene "la specie",

    potresti aggiungere quelli "raccomandati dalle associazioni", corsi in cui ancora riescono a riempire le aule … anche se ti addormenti (e torni fuori solo con la convinzione che ti abbiano proposto un problema e un loro "mago" per risolverlo) e non porterà a nessun risultato pure star svegli.

    Le referenze servono poco se non sono precise e io su Lkdin ecc non le guardo, quelle buone (se ci sono) si trovano sui siti aziendali (sul mio ci sono) o "chiedo un CV all'esperto" e lo valuto su quello.  … in aggiunta a quanto già letto del tuo metodo.

    Tutti abbiamo frequentato corsi inutili, ma si sa dopo, e quello che importa ora è che in molti non sanno cosa gli serve e quindi non possono far scelte mirate; io preparo colleghi (a volte diventano pure concorrenti) e la prova che funziona è che son lì che lavorano… e producono reddito .. dopo anni (e non solo "dipendenti", anzi).

    Il ragionamento sarebbe lungo ma fai benissimo a proporre questi argomenti, credo che ciò che manchi costantemente nel tempo…sia "la sviluppina".. 😉  e noi proviamo a seminarla.

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      Ciao Piero,

      l’argomento l’ho sollevato perchè spesso sento le persone lamentarsi di aver frequentato corsi che non gli sono serviti a niente.

      Siccome ci sono passato anche io (all’inizio della mia carriera, ora ringrazio ogni volta che posso i miei mentori) so che è reale il pericolo di generalizzare pensando che “studiare” sia inutile.

      Ultimamente poi ho visto un proliferare di formatori farlocchi, corsi un tot al chilo fino ad arrivare ad un formatore che si autodenunciava per NON aver tenuto un corso ricevendo comunque i fondi della formazione finanziata…ecco, credo che il rilancio dell’Italia passi anche dal rifiuto di questa mentalità mediocre che ostacola l’eccellenza.

      Buone Mappe Mentali 🙂

      Eugenio

  3. Marina ha detto:

    Buongiorno Eugenio,

    è un'analisi interessante la tua. Anche io dedico molto te mpo e molti soldi alla mia formazione ogni anno e l'argomento mi interessa. Per formazione non intendo solo quella finalizzata al lavoro ma anche e soprattutto alla mia formazione personale con tutta l'ampiezza che questo termine indica.

    Io faccio 2 riflessioni basate sulla mia esperienza:

    1. non sempre il parametro economico è corretto, cioè non è detto che chi ti chiede tanti soldi valga di più di altri che sono più modesti. Persone come Anthony Robbins mi lasciano perplesse. per quanto un corso possa essere importante e di alto valore formativo, non giustifico le richieste economiche esorbitanti. Venisse Gesù sulla Terra di nuovo, pagherei qualunque cifra. Tutti gli altri sono esseri umani come me, in cammino. Farsi pagare a peso d'oro, mi pare puro sfruttamento. Quando ci sono troppi soldi che girano, la cosa mi puzza sempre.

    2. i risultati: mi è capitato di fare corsi e apparentemente non ottenere risultati, per poi scoprire che ne avevo avuti su altri aspetti che non avevo considerato. C'è poi da vedere quanto ci si applica. Fare un corso e aspettarsi il miracolo del ricultato, non è giusto. Se vuoi ottenere qualcosa, ti devi formare, imparare, applicare, allenare. E' nel modello di auto-responsabilità che forse hai citato anche tu.

    Saluti cari

    Marina

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      Ciao Marina,

      interessanti le tue riflessioni.

      In relazione "prezzo", sono d'accordo che, non è detto che a prezzo alto corrisponda valore alto.

      E' anche vero però che a prezzo basso ottieni per quello che paghi (poco o niente), perchè nessun vero professionista ha bisogno di svendersi.

      Personalmente il mio suggerimento è di uscire dalla logica di quanto spendi e di entrare nella logica di:

      1) quanto rientra di quell'investimento? Se ho un problema serio, questo ha un costo (in termini di tempo, soldi, energia etc.), quanto sarei disposto ad investire per risolverlo? Altrimenti ti tieni il problema e amen

      2) il messaggio del formatore è coerente? (es. vendi a prezzi più alti in offerta a € 9,90 NON è coerente). Se decido di risolvere il problema (e quindi metterci soldi ed energia), questo mi aiuta o mi ruba i soldi?

      Poi è scontato che devi impegnarti ed applicare, lo ripeto spesso nel mio blog, l'informazione è del tutto inutile senza applicazione

      Buone mappe mentali 🙂)

      Eugenio

      • juri ha detto:

        Ciao eugenio.
        Fai molti post da manuale.Complimenti.
        In borsa io ho speso 2500 euro e ho preso quasi 10 anni fa una fregata.Il prezzo era molto alto.Quindi a volte non vuol dire anche se può contare.Invece nel 2001 avevo speso 500 euro ma era un top trader e sono stato contento.Anche nel 2003 ho speso 1500 euro ma vedevo in diretta i suoi guadagni.
        Buon pomeriggio.

        • Eugenio Olmetto ha detto:

          Grazie per il tuo feedback Juri.

          Il prezzo alto naturalmente non è garanzia di qualità, per il resto non conosco i budget dei corsi nel trading, ma 500€ o 1.500€ 15 anni fa immagino non fossero bruscolini.

          Buon Pomeriggio anche a te

          Eugenio

  4. […] Esiste una tipologia molto pericolosa di formatore: il Formatorinco! Frequentare i suoi corsi di formazione puo' essere pericoloso, ma come riconoscerlo?  […]

  5. […] ne ho parlato perché credo che esistano degli strumenti per salvarti dalle favole che i FormatoRinco vanno raccontando sul Problem […]

  6. JURI ALBERI ha detto:

    Complimenti Eugenio.

    Parole sante.

    Anche io a volte pensavo di aver sbagliato tutto dopo quasi 10 anni di studi,corsi,ecc.

    Buona serata.

  7. JURI ALBERI ha detto:

    Come mai non si riesce a condividere su facebook l'articolo?Penso può essere utile.

     

  8. Giacomo ha detto:

    Grande articolo, molto utile, logico, e anche molto divertente! Purtroppo, come hai giustamente rilevato, in giro per la rete (e fuori), di ingenui o disperati disposti a credere al classico asino che vola pur di risolvere i loro problemi esistenziali ce ne sono tanti. E vengono puntualmente spennati come polli da pseudo-formatori senza scrupoli. Hai giustamente chiamato in causa le "tecniche di seduzione", vendute a carissimo prezzo, grazie alle quali uno sfigato cronico, nel tempo di un fine settimana (la durata di gran parte dei corsi) si trasforma in erede di Casanova : io mi occupo proprio di quel settore, ma a differenza della quasi totalità di tutti gli altri, ho un approccio decisamente realista al tema. E questo atteggiamento mi sta premiando, sia in termini di posizionamento che di feedback degli utenti. Per fortuna, grazie anche all' opera di persone come te, sono sempre di più le persone sveglie e dotate di spirito critico.

  9. […] questo caso io ho ignorato il giudizio del Formatorinco in questione, è uno di quegli scappati di casa che copiano a destra e manca sul web […]

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