Mappa Mentale di Piano Operativo

Mappe Mentali & Viagra

Tranquillo, non sono impazzito e neanche voglio far diventare questo blog un sito di appuntamenti :-).

Ultimamente leggo sempre più articoli che parlano di mappe mentali, è una cosa positiva, significa che l'onda è partita e che stanno prendendo sempre più piede anche in Italia.

Il risvolto della medaglia è che spesso mi tocca leggere delle inesattezze, errori più o meno gravi che, invece di avvicinare le persone all'utilizzo di questo eccezionale strumento, rischiano di allontanarle.

Mi riferisco in particolare alle spiegazioni che vengono fornite in maniera inesatta su cosa sono queste benedette mappe mentali e soprattutto i diversi utilizzi.

Spiegheresti il rugby paragonandolo al football americano? 

Ogni volta che qualcuno si spinge a parlare di mappe mentali, ad un certo punto arriva inesorabile il raffronto con le mappe concettuali.

E' un'attività inutile che rischia di generare solo una gran confusione!

E' come se tu volessi spiegare il gioco del rugby partendo dal football americano, a parte la forma ovale della palla e il contatto fisico, tutto il resto è diverso.

La dimensione dell'ovale è diversa, i tempi di gioco, come si può passare la palla, le attrezzature, il numero degli arbitri, dei giocatori...insomma, sono due sport completamente dif-fe-ren-ti!

Sai cos'hanno in comune Mappe Mentali e Mappe Concettuali?

Il “Mappe” nel nome e il fatto che non usano un linguaggio lineare, tutto il resto è diverso!

Quindi, se proprio vuoi scrivere di mappe mentali, cerca di capire bene cosa sono, come si creano e sei a posto così, lascia stare tutto il resto che non serve a nulla e genera solo un gran casino!

Non devi essere un astrofisico per capire cos’è una mappa mentale!

Immediatamente prima del riferimento alle mappe concettuali (o subito dopo) c’è una spiegazione super complessa su cos’è una mappa mentale.

Spesso devo rileggere più volte cosa c’è scritto per capire cosa intendeva l’autore…se faccio fatica io che con le mappe mentali ci metto il piatto in tavola, immagino un povero Cristo che si approccia per la prima volta all’argomento.

Una mappa mentale è un modo di rappresentare le informazioni!

È un modo diverso (e decisamente più efficace) da quello che probabilmente ti hanno insegnato a scuola, dove nel 99% dei casi, si limitano a parlare di linguaggio lineare.

Niente in contrario ad usare il linguaggio lineare, questo articolo è espresso in questa forma, tuttavia esso è solo una delle lingue che parla il cervello, che funziona decisamente meglio quando viene stimolato con colori, immagini e associazioni.

Mi sembra di averlo spiegato in più di un’occasione (si sa che “repetita iuvant”): cosa pensi se ti dico “NELSON MANDELA”?

Ti viene in mente una sua immagine (ad esempio quando indossa la maglia degli Springbooks ai mondiali di rugby)?

Lo associ a qualcosa di particolare (magari i 27 anni in cui è stato segregato in galera)?

Ti suscita un’emozione?

Ricordi la canzone dei Simple Minds (ohoh, Mandela day, ohoh, Mandela’s free…)?

Ci sono infinite possibilità, ognuno ha la sua testa che opera in maniera differente dagli altri, ma sono pronto a scommettere gli zebedei che non ti compare la scritta “Nelson Mandela” stampata in Arial 14!!!

Quindi cos’è una mappa mentale?

È un modo di rappresentare le informazioni in maniera radiante (che parte dal centro e si irradia verso l’esterno), in cui si utilizzano immagini, colori e che sfrutta la capacità infinita del cervello di creare delle associazioni e di fare dei collegamenti, dando così libero sfogo alla propria parte creativa!

E qui si arriva all’ultimo (e forse più grave) errore di valutazione, le mappe mentali servono essenzialmente a memorizzare, diventare più creativi ma sono inefficaci in chiave comunicativa, organizzativa etc.

Sai a cosa sarebbe dovuto servire il Viagra?

A curare l’angina pectoris!

Poi i ricercatori si sono resi conto che, tra gli “effetti collaterali”, c’era quello di ridare vigore ai maschietti con le ruote sgonfie.

Le Mappe Mentali sono nate con il fine di favorire l’apprendimento e la memorizzazione, ma limitarle soltanto a quell’utilizzo è come voler prendere il viagra perché sei malato di cuore!

Se qualcuno ti dice che le mappe mentali sono particolarmente indicate SOLO per le attività creative sta dicendo una cosa inesatta e non voglio che tu pensi: “beh, se si tratta solo di fare un brainstorming o di imparare a memoria un libro non mi interessa granché”.

È vero che aiutano a sviluppare la creatività, come è vero che sono eccezionali per migliorare la memoria, ma questo accade perché ti fanno usare al meglio tutto il tuo cervello, non solo l’emisfero destro ma anche quello sinistro!

Le Mappe Mentali ti fanno usare entrambi gli emisferi INSIEME, cacchio non c’è bisogno di andare a Londra per sapere sta cosa, basta leggersi uno dei millanta libri di Buzan (oppure scarica il mio Report gratuito è vedrai che è più che sufficiente a chiarire il concetto).

Certo che uso le mappe mentali per le mie attività creative, certo che le uso per studiare, ma sarei proprio un gran pirla se non le usassi per pianificare, gestire o per presentare i miei corsi!

Vuoi dirmi che un project plan di 150 pagine è meglio di un’unica mappa su cui trovi immediatamente tutte le informazioni?

Mi stai dicendo che, parlare davanti ad un pubblico mostrando un power point pieno zeppo di scritte, è meglio che fare la presentazione usando una mappa mentale degli argomenti?

“Senti, hai tre alternative, o la smetti di drogarti o la finisci di parlare di mappe mentali...oppure ti scarichi gratuitamente il mio eBook e inizi a studiare”.

 

BUONE MAPPE MENTALI

EUGENIO

PS: Aiutami a divulgare in modo sano le Mappe Mentali! Scrivi qui sotto cosa ne pensi e fai conoscere l’argomento ai tuoi amici 

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4 Responses to Mappe Mentali & Viagra

  1. Rosanna Fabozzi ha detto:

    mi sono divertita talmente che l’ho postato su Fb, tweetter e g+1. Ammetto che faccio/opero per mappe mentali normalmente, le scrivo solo se devo e talvolta sui tovaglioli di carta o su pezzi di carta straccia…su ogni dove. Confesso che ho scaricato una app anche sul cell, ma mi è più immediata la carta e la penna ( retrograda ? ) Oramai poco con i ragazzi per un problema personale con il gesso….ma mi sto attrezzando!!! Un caro saluto, a presto. Ro

  2. Alessandra Mola ha detto:

    Sagace, e veritiero! Le mappe mentali le uso da relativamente poco tempo e, finora, più per valutare situazioni, prendere decisioni e fare il punto delle situazioni complesse. Fantastiche per memorizzare , ma ridurle a quell’utilizzo sarebbe come affermare che il nostro cervello registra solo senza elaborare. Grazie per il lavoro che svolgi. :))
    Un caro saluto
    Alessandra

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      grazie a te per il bel feedback Alessandra,

      di sicuro le mappe mentali aiutano a chiarirsi le idee, ad affrontare le proprie emozioni e quindi a prendere della decisioni, ad ogni modo ora che sei stata “infettata” con il virus benefico del mapping è tuo dovere contagiare quante più persone possibile 🙂

      un caro saluto

      Eugenio

  3. […] Stai prendendo un iceberg più grosso del Titanic! […]

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