Poche Idee ma Confuse?

Una delle primissime cose che insegno ai miei studenti è che:

la confusione genera disintelligenza!

E' una specie di dogma, un principio inderogabile, una verità incontrovertibile, una bussola che ti rimette sulla retta via una volta che l'hai smarrita!

Quando sei confuso, o quando il contesto in cui operi è confuso, diventi automaticamente più stupido...

e questo è un problema, un grosso problema perché:

1) fatichi a prendere DECISIONI!

Hai presente quando non sai proprio che pesci pigliare?

Quando non hai idea di cosa fare per risolvere un problema o per raggiungere un obiettivo?

E' perché sei nella confusione più totale. 

Ti mancano delle informazioni fondamentali per decidere, oppure non riesci a cogliere il quadro generale, o forse ci sono delle sensazioni che non riesci a decifrare...ma quando non riesci a decidere hai un problema grosso come una casa, ne ho parlato in questo articolo.

Poi finalmente riesci a decidere e...

2) fai una cazzata!

Quando sei confuso commetti degli errori che altrimenti non faresti, non si scappa purtroppo.

E indovina un po' cosa succede quando vivi nell'indecisione e commetti molti errori?

Eeeesattooooo

3) lo STRESS s'impenna come la moto di Valentino Rossi quando vince il Gran Premio.

E vorrei anche vedere…dovresti essere una specie di monaco Zen per non farti assalire dall'ansia in queste situazioni!

CONFUSIONEAdesso però vorrei evitare di scrivere un articolo "confuso" sul tema della “confusione", quindi ti faccio qualche esempio e mi permetto di darti qualche suggerimento.

CONFUSIONE N° 1 - Non sai DOVE SEI

Molto spesso abbiamo una percezione sulla nostra situazione moooolto distante dalla realtà.

Pensa per esempio ad un litigio avvenuto tra due persone che conosci.

Se hai ascoltato il racconto di entrambi, avrai notato che le due versioni sono piuttosto differenti tra di loro.

Ognuno infatti si sarà aggiustato il racconto a proprio vantaggio, in modo che il risultato finale sia:

"io ho ragione, lui ha torto!

Io bravo, lui cattivo".

Per farti capire meglio il ragionamento, Ti porto un paio di esempi di "percezione distorta" e delle conseguenze negative che si portano appresso:

A) Sovrastimare le proprie competenze, B) Sottostimare le proprie Responsabilità.

A) Sovrastimare le proprie competenze.

Ti è mai capitato di sentir dire?

"Ma sai, io nel mio lavoro faccio cagare, è un vero miracolo che mi abbiano preso e mi rendo conto di essere un debito per la mia società. Spero non si accorgano di quanto sono scarso e di riuscire a tenere il posto, altrimenti non mi si piglia più nessuno".

Ovviamente l'ho esagerata un pochino per rendere l'idea, ma credo si capisca cosa intendo.

A basarsi sulle chiacchere, in Italia è pieno di aziende Liderrrr e di professionisti supermegapreparati...poi però ti guardi in giro e il livello manageriale/organizzativo/politico in Italia è tra il desolante e il tragicomico.

La maggior parte delle persone tende a vedersi un po' meglio di quello che è in realtà...a volte un po' "troppo" meglio!

Se stai pensando, "beh vabbè, cosa vuoi che sia qualche botta di autostima ogni tanto..." lo capisco ma sappi che il rischio che corri è molto alto.

Quando sei convinto di possedere delle competenze che esistono solo nella tua testa, hai un problema più grosso dell'iceberg che ha affondato il Titanic.

Titanic

Perché quando quelle competenze ti serviranno, sarà la dura realtà a riportarti sulla terra!

Pensa per esempio a tutte quelle persone che perdono il lavoro e non riescono a ricollocarsi, “sono bravo di qui, sono bravo di lì, so fare questo e quello”…però non trovo lavoro perché “le aziende non assumono”.

O pensa ai liberi professionisti e imprenditori che piangono il morto.

"Sono leader di questo, sono leader di quello, ma la mia attività va male perché c’è la crisi”.

Non è che c’è la crisi, è che:

A) o non sei così bravo come pensi,

B) o le tue competenze/prodotti/servizi sono utili come un frigorifero al polo nord

in verità ci sarebbe anche un'ipotesi C): sei bravo e quello che fai/vendi servirebbe sul mercato, però tu non sai come intercettarlo questo mercato...e quindi, come minimo ti mancano delle competenze fondamentali sulle quali avresti bisogno di lavorare molto.

Ora, io lo so che è brutto sentirselo dire, ma prima lo capisci e prima puoi aggiustare le cose.

Se mi segui sai che parlo spesso di tutte le stronzate che ho commesso nella mia vita.

Non è che mi piace fare la figura del pirla eh.

Però so bene che condividendole salvo qualcuno dal ripetere i miei stessi errori e rinforzo al mio cervello il messaggio di evitare di rifare la stessa cazzata.

Ecco, anche questo è un errore che mi pregio di avere nel mio Palmarès.

Io pensavo di conoscere un minimo di Business e di Marketing perché l’avevo studiato all’Università, anche un po' più di un minimo in realtà…salvo poi rendermi conto a mie spese che non ne capivo assolutamente nulla/niente/nisba/nada/zerovirgolazero.

Inutile dire che, quando ho disegnato la mia strategia di conquista del mondo attraverso le Mappe Mentali, ho commesso talmente tanti errori che ogni volta che ci ripenso mi do del pirla da solo (leggi più avanti il punto 3 e fai tesoro della lezione mi raccomando).

imagesOra, spero tu capisca bene che c’è una grande differenza tra l’essere consapevole di avere delle aree di miglioramento (sulle quali puoi lavorare sopra), e l'essere convinto di avere in mano una bomba atomica che, quando vai alla guerra, risulta essere poco più di un petardo per bambini!!!

Suggerimento

Verifica quanto le tue percezioni sono supportate dai fatti.

Non è poi così difficile se hai il coraggio di metterti in discussione.

Per esempio, puoi chiedere dei feedback a persone competenti e di cui ti fidi (NON al cugino, la fidanzata o l'amico d'infanzia che non ci capiscono una mazza e che ti diranno comunque che sei un Superfigo senza macchia).

Oppure puoi verificare se i risultati che stai ottenendo sono congruenti con le tue ipotesi.

Pensi di essere bravo a vendere? Guardi i fatturati.

Sei convinto di essere un grande Project Manager? Verifichi lo scostamento di tempi e budget rispetto al previsto.

Se i FATTI non confermano le tue ipotesi: ALLARME ROSSO, ALLARME ROSSO, ALLARME ROSSO!

Soprattutto, continua a studiare e cerca di migliorarti imparando cose nuove, vedrai che male non ti fa.

B) Sottostimare le proprie Responsabilità.

Dunque, se il punto precedente è un problema piuttosto diffuso, quello di cui ti parlo adesso è una specie di virus che ha infettato il Paese.

Questo modo di ragionare infatti è purtroppo fin troppo radicato nella nostra società.

Lo vedi da come i Politici gestiscono la "Cosa Pubblica".

Lo vedi da come alcuni genitori vanno a protestare perché il figlio ha preso un brutto voto (o perché l'allenatore di calcio non lo fa giocare abbastanza).

La morale della favola è che la colpa è sempre di qualcun altro!

Nel corso che ho regalato agli iscritti alla mia newsletter ho parlato a lungo delle cause di questo modo stupido di pensare e in particolare di come molti problemi generati dal sistema DISeducativo (scuola e famiglia), poi si trascinino anche nel mondo del lavoro.

Senza entrare troppo nei dettagli sulle cause (se ti interessa iscriviti alla Newsletter nel box qui sotto) ci sono due grossi problemi correlati tra di loro.

Da un lato c'è un rifiuto totale della possibilità di sbagliare!

L'errore è qualcosa di cui vergognarsi, una specie di marchio per cui ad un certo punto inizi a convincerti che sia PROIBITO SBAGLIARE, che se commetti un errore sei uno sfigato della peggiore specie.

Purtroppo, sbagliare non solo è umano, ma è anche necessario per imparare a fare cose nuove...come fai a diventare bravo in una qualsiasi attività se non ti eserciti e commetti degli errori?

Semplice, non puoi!

Quindi qual è l'anticorpo che abbiamo sviluppato?

Lo SCARICABARILE, si potrebbe dire che è lo sport nazionale, praticato anche più del calcio.

Non siamo educati ad accettare e ammettere serenamente i nostri errori, quindi basta trovare il capro espiatorio al quale imputare le ragioni del tuo fallimento.

scaricabarileCi sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere!

Questo modo di ragionare è DI-SA-STRO-SO per una ragione molto semplice, esistono sempre delle giustificazioni più che valide ai nostri fallimenti, ma chi entra in questo vortice auto-assolutorio non riesce ad evolvere e non potrà mai migliorare.

Quindi, da un lato non si può sbagliare, dall'altro quando le cose non vanno come vorremmo, subito a cercare una buona giustificazione.

Per esempio io lavoro con persone molto stressate a causa dei ritmi di lavoro.

Loro vengono da me perché sono consapevoli che stanno sacrificando affetti e qualità di vita e cercano una soluzione, nel 90% dei casi all'inizio sono stra-convinti di non avere alternative alla vita che stanno facendo.

Pensano di non avere scelta, si sentono costretti perché "non è colpa mia, è che...":

-) ho troppe cose da fare

-) il mio è un lavoro particolarmente complesso/particolare/unico

-) ho dei colleghi che non mi aiutano

-) con la crisi hanno tagliato risorse/budget

-) se non faccio così fallisco/mi licenziano

Etc etc.

Ovvio che, se parti da questi presupposti, il problema non riuscirai mai risolverlo!!!

Tu sei già perfetto così, sono le attività che sono troppe, sono i colleghi che non collaborano, è il lavoro che è particolare!

Ma se invece di scaricare su cause esterne la responsabilità del fatto che in ufficio ci vivi, inizi a pensare che magari stai cannando qualcosa tu, allora hai fatto il primo passo per risolvere il problema.

Suggerimento

Scaricare la responsabilità di un tuo problema su una causa esterna, è utile come ubriacarsi fino a perdere i sensi per non pensare a qualcosa che ti fa star male.

Hai un sollievo momentaneo, ma poi sei più inguaiato di prima!

Se lavori 10 o più ore al giorno il problema non è che hai troppe cose da fare o che il tuo lavoro lo richiede perché è “particolare”, e neanche che i tuoi colleghi sono brutti e cattivi, il problema è che stai lavorando male:

-) fai cose del tutto inutili e che quindi non dovresti fare (di solito sollecitato dal collega che fa leva sulla tua disponibilità e incapacità di dire dei NO)

-) ti tocca rifare la stessa cosa più volte perché non è venuta bene la prima (perché magari fatta di fretta e furia per rispettare una scadenza)

-) Ci metti troppo tempo a svolgere dei compiti perché non hai un sistema di lavoro efficace (interruzioni continue, confusione nella comunicazione etc.) 

-) Lavori spesso in URGENZA creando così il circolo vizioso dello stress

Etc etc.

CONFUSIONE N° 2 – Non sai DOVE VUOI ARRIVARE

Tu sai cosa vuoi dalla tua vita?

Di solito le persone hanno le idee ben chiare su cosa NON vogliono, molto meno su cosa vogliono!

Quando glielo chiedi la risposta spesso si riduce a concetti tipo: “felice, sereno etc.”…tutto bello e condivisibile per carità, ma purtroppo sono concetti troppo generici e che non significano granché se ci pensi bene.

Se hai un problema e vuoi risolverlo purtroppo non basta dire, “non voglio avere più il problema”.

Devi anche pensare a come vuoi che sia la nuova situazione, quello che desideri di preciso.

Se sei stressato perché passi 10 ore in ufficio, non è sufficiente dire, “non voglio passare 10 ore in ufficio”, devi essere più preciso nel disegnare il tuo obiettivo, chiarire quanto vuoi lavorare, come vuoi sentirti in quelle ore etc. etc.

Nel punto che abbiamo visto in precedenza la confusione si riferiva ad un'errata percezione della situazione attuale, si potrebbe dire che uno in quella situazione fraintende il punto dal quale parte.

Questo invece costituisce il punto di arrivo desiderato, l'obiettivo che vuoi raggiungere.

Ora, capisci bene che, se la destinazione è confusa, anche tracciare la rotta per arrivarci sarà un problema, questo video di Totò e Peppino rende bene l'idea.

Immagine anteprima YouTube

Suggerimento

Moglie: "caro, non vorrei che tu passassi così tante ore al lavoro"

...e il Marito si iscrive al golf!!!

Non è sufficiente dire cosa NON vuoi, devi definire con precisione COSA VUOI, in sostanza DOVE vuoi arrivare.

Se non riesci a capire quali sono i PARAMETRI che ti faranno dire che hai raggiunto il tuo obiettivo allora hai un problema, significa che l’obiettivo non è espresso in modo chiaro.

E se non sai dove vuoi arrivare, è veramente difficile che tu ci arrivi, le tue richieste non saranno chiare, non riuscirai a capire se sei sulla strada giusta...te lo dico per esperienza, le botte di culo capitano quando hai le idee chiare, quando le cose vanno male di solito piove sul bagnato.

CONFUSIONE N° 3 - Non sai COME arrivare a raggiungere il tuo obiettivo

Leggi questa strategia e dimmi cosa te ne pare.

Le Mappe Mentali funzionano molto bene per la memorizzazione e lo studio, funzioneranno altrettanto bene per il lavoro.
A TUTTI servono perché il contesto ci richiede di fare sempre di più con sempre meno risorse a disposizione.
TUTTI potranno beneficiarne, perché ti aiutano ad usare il cervello per come è stato progettato e quindi imparare ad usarle è piuttosto naturale.
Sono talmente INNOVATIVE ed efficaci che TUTTI le vorranno usare quando le conosceranno.
Mi faccio il culo per qualche anno a fare “l’evangelista”, parto dalle persone che già conosco, loro iniziano ad usarle e poi mi aiuteranno a divulgarle a macchia d’olio.

Fila come ragionamento? A me all'epoca sembrava non fare una grinza…

Adesso so bene che come strategia faceva acqua da tutte le parti e che non aveva mezza possibilità di funzionare.

Mi ha fregato quello di cui parlavo al punto 1, l’errata percezione delle mie competenze (imprenditoriali, di marketing e non solo).

Per esempio, anche se è vero che a tutti servono e che tutti possono utilizzarle, la realtà è che solo POCHI sono disposti a pagare il prezzo che un cambiamento richiede.

Ed è anche vero che il programma è INNOVATIVO, ma contrariamente a quello che pensavo io, l’innovazione non è una cosa facile da vendere…anzi, tutto il contrario.

Le persone sono terrorizzate dalle novità e dai cambiamenti, soprattutto in un contesto così arretrato come il nostro in cui il cavallo di battaglia è,
“abbiamo sempre fatto così, perché dovremmo cambiare?”…

A cosa serviva quindi impiegare la mia energia su persone che non erano pronte a fare questo genere di cambiamento?

Te lo dico io, a sprecare tempo ed energie preziose, NON a raggiungere il mio obiettivo!

Se non sai dove sei o dove vuoi andare, anche tracciare la rotta sarà un vero casino e farai errori su errori.

Torniamo all'esempio di prima di chi lavora troppo e si trova in una situazione di grosso stress.

Spesso parte dall'idea che lui lavora bene e che la responsabilità della sua situazione è legata al contesto in cui vive (crisi, troppo da fare, capo/colleghi/clienti stronzi etc.).

E anche sull'obiettivo di solito le idee sono poco chiare, diciamo che "non lavorare 10 ore al giorno" è il massimo di definizione che si riesce ad ottenere.

Quindi, quale strategia adotta per risolvere il problema?

Continua a lavorare sempre di più nella speranza di smaltire tutto quello che ha da fare...ovviamente così facendo il problema diventa sempre più grave e pian piano inizia a rassegnarsi e a perdere la speranza di poter risolvere il problema.

Vedi che la CONFUSIONE genera DISINTELLIGENZA?

Più aumenti le tue ore di lavoro e più la cala la tua produttività, più cala la produttività e più aumenti le ore di lavoro...è un circolo vizioso che diventa sempre più difficile da rompere, perché nel frattempo aumenta anche l’ansia che si prova quando si percepisce che la vita ti sta sfuggendo di mano (non c'è una seconda occasione di vedere crescere i figli, ricordatelo).

Finché non capisci che l’unica soluzione è rompere questo circolo vizioso, sei come il criceto che corre sempre più veloce sulla ruota (e così facendo la fa girare sempre più velocemente).

Gabriele Ravaglia"più ordine mentale"

comincio a notare i primissimi risultati, più ordine mentale in particolare, mi trovo del tempo a disposizione 1 o due ore al giorno in qualche caso come oggi che ho investito studiando anche se non l'avevo programmato e questo perché voglio dare importanza solo a cose che adesso hanno la priorità assoluta. (Gabriele Ravaglia)

==> http://www.mappementali.net/corso-di-time-stress-management/ <==

Suggerimento

Innanzitutto, cerca di capire bene qual è il tuo vero punto di partenza e quale quello di arrivo.

Solo dopo aver fatto questo, puoi definire una strategia che abbia un senso.

Occhio però a non innamorartene, se non funziona, CAMBIALA!

Come dicevo prima, Io ho commesso un errore di valutazione sulle mie competenze (vedi punto primo), ma per fortuna avevo ben chiaro il mio obiettivo.

Avevo ben chiaro in testa cosa volevo: divulgare un modo diverso di lavorare che desse alle persone la possibilità di ottenere risultati senza sacrificare la qualità della vita.

Una volta che mi sono reso conto che la mia strategia non funzionava, ho cercato di capire dove sbagliavo e cosa mi mancava.

Realizzato che le mie competenze di marketing erano a dir poco lacunose, mi sono messo a studiare e ho aggiustato il tiro.

Se hai chiaro dove vuoi arrivare, è facile realizzare se ti stai avvicinando o meno.

Certo, questo richiede da parte tua una discreta dose di umiltà, perché ammettere (anche solo con se stesso) di aver commesso un errore non è la cosa più facile del mondo, soprattutto in un contesto come il nostro in cui se sbagli sei "sbagliato"!

Purtroppo finché non riesci a fare questo cambio di prospettiva, soluzioni non ne hai, o aggiusti il tiro o rimani impiccato all'albero più alto.

Vuoi diventare un Professionista del Mind Mapping e imparare a lavorare in modo ORGANIZZATO & TRANQUILLO? 

Leggi qui sotto e inserisci i tuoi dati a fine pagina

==> http://www.mappementali.net/corso-di-time-stress-management/ <==

Buone Mappe Mentali

Eugenio

 

Ti potrebbe interessare:

17 Responses to Poche Idee ma Confuse?

  1. Davide Marini ha detto:

    il discorso mi incuriosisce

  2. Cinzia ha detto:

    Molto utile

  3. graziella ha detto:

    Ottimo post..mi piacerebbe approfondire l argomento.grazie.

  4. Giovanni ha detto:

    Interessante a mio parere

  5. Elena Motta ha detto:

    Interessante..

  6. SOFIA ha detto:

    Interesente , devo approfondire l’argomento.grazie.

  7. Cristian ha detto:

    Interessante davvero, appena ci vediamo ti chiedo info

  8. luisa angela addari ha detto:

    Molto interessante , ma quanto costa ?

  9. Carmen ha detto:

    Buongiorno Signor Eugenio ,sono una donna di 51 anni lavoro partime in un impresa di pulizie ,non so se a lei interessa ho letto tutto ciò che ha pubblicato e mi ha fatto riflettere molto proprio mentre sto cercando di studiare il corso di autoscuola di patente ,bene ,io non ho più studiato dalle medie è per me e difficoltoso ,mi deridono perché pensano che non posso farcela ,a casa non mi aiuta nessuno ,silenzio non ce comunicazione ,,il mio problema e che ascolto ma non comunico per paura di sbagliare in pratica non uso termini da vocabolario ,la faccio troppo lunga e mi confondo e non solo mi mettono da parte come se non valgo niente ,,ora io vorrei migliorare molto di piu,può servire anche a me visto che non vado all’universita,che non sono un menager ecc.ecc.?Spero in una sua risposta la ringrazio tanto !

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      Ciao Carmen,
      dammi del tu per favore.

      Chi ti deride dice molto più di se stesso che di te.
      Quindi evita di sprecare energie pensando a quello che gli altri pensano di te ma procedi per la tua strada, continua ad impegnarti in quello che fai, studia quello che ti serve e vedrai che alla fine la patente la prenderai.
      Anche se le persone che ti stanno più vicino dovrebbero essere le prime a supportarti, capita spesso che questo non accada e, anche se capisco sia difficile dal punto di vista emotivo, quello che ripeto spesso è che, se hai bisogno di fiducia nei tuoi mezzi, la cosa migliore è andare davanti allo specchio e fissarlo finchè non la trovi dentro di te.

      Il mio è un percorso manageriale, non credo che ti serva in tutta sincerità, per adesso limitati a leggere il materiale gratuito e rimani concentrata su un obiettivo alla volta, il prossimo è la patente, metti il 100% dell’attenzione su questa cosa, una volta che avrai raggiunto l’obiettivo, passerai a quello successivo, ok?

      In bocca al lupo per tutto

      Eugenio

Rispondi a luisa angela addari Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *