La favola del Principe NON HO TEMPO e della sua Principessa VITA INFELICE

La seconda mail che riceve chi scarica il mio eBook Gratuito esordisce così:

hai iniziato a creare le tue prime Mappe Mentali?

Se stai pensando:

"ancora no, appena trovo un attimo di tempo lo faccio"

ho per te una bruttissima notizia:

l'attimo di tempo NON lo troverai mai.

Mica passeggi per la strada e:

“toh, và che culo, ho trovato un’oretta sotto un mattone”.

Il Tempo NON si TROVA si DEDICA

"C'era una volta..."

C'era una volta un Eu"genio" che non aveva mai tempo per niente!

Avrebbe voluto vedere di più la sua ragazza, MA NON TROVAVA IL TEMPO...

Avrebbe voluto andare a fare due tiri a basket, MA NON TROVAVA IL TEMPO...

Avrebbe voluto vedere di più gli amici, MA NON TROVAVA IL TEMPO.....

Avrebbe voluto vedere fare qualcosa per rilassarsi, MA NON TROVAVA IL TEMPO.....

Avrebbe voluto realizzare il mio sogno nel cassetto, MA NON TROVAVA IL TEMPO...

All'epoca fumavo quasi un pacchetto di sigarette al giorno, mi ingozzavo di cibo spazzatura, pesavo 10 chili in più, la mia vita sociale era uguale a quella di un eremita eschimese, la relazione sentimentale finì in malo modo e il sogno è rimasto chiuso a lungo nel cassetto!!!!

Tutto questo "ha iniziato a finire" durante un aperitivo.

O meglio, DOPO l'aperitivo visto che quando sono arrivato era già tutto bello che finito.

Ero in grande ritardo grazie al solito collega stronzo che mi aveva scaricato la classica urgenza dell'ultima ora.

Lui aveva generato il casino e toccava a me risolverlo (ndr: "in questo preciso istante l'87% dei lettori sta osservando il SUO di collega stronzo" :-)).

Inizio a parlare con questa mia amica e parto con la lamentela...

"e non ce la faccio più, e il lavoro mi fa schifo, e gli orari sono assurdi, e Tizio è un vero cog...ne e mi tocca lavorare il doppio per riparare alle sue caxxate, e sono troppo stressato, e così non si può più andare avanti,"

bla bla bla...quando ad un certo punto lei mi interrompe e mi chiede:

Eugenio, ma tu quanto tempo dedichi a te stesso?

Se mi avesse tirato una ginocchiata sui gioielli di famiglia mi avrebbe fatto meno male...

Sto per difendermi nell'unico modo che conosco:

"eh ma non ho mica tempo Io, ho troppe cose da fare"

....mi fermo prima di aprire bocca!

Il solo pensiero di dare una risposta del genere mi ha fatto sentire stupido e quindi me ne sono stato zitto.

Nella vita di ogni persona ci sono momenti decisivi, attimi che influenzano il tuo futuro in positivo o in negativo.

Per me quello è stato uno di quei momenti, la luce che illuminava una galleria buia.

Nel mondo della crescita personale si insiste molto su concetti come autostima, pensare ai successi avuti nella vita, empowerment etc. etc.

Sono concetti che comprendo benissimo e che in parte condivido anche.

Tuttavia, io ho iniziato a risolvere il mio problema proprio nell'istante in cui mi sono sentito un vero coglione!

Avevo sempre pensato di essere intelligente, come potevo tollerare di raccontarmi che non avevo tempo per me stesso?

"Cazzarola, se non ho tempo per me che sono il protagonista principale della mia vita, per chi o cosa dovrei averlo?"

Non riuscivo a credere di essere stato così imbecille!!!

Ogni volta che nella tua testa parte un ragionamento del tipo:

"appena TROVO il tempo",

fai suonare l'allarme!

Fai suonare l'allarme perché il rischio che rimanderai all'infinito l'attività in questione è piuttosto concreto...praticamente una certezza direi.

Finché non esci da questo schema mentale, passerai a spegnere un incendio dopo l'altro, finché non trovi quello che ti incenerisce e nel frattempo hai vissuto di merda se mi permetti il francesismo...

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Testimonianza Luigi Sciolti

 

 

 

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12 Responses to La favola del Principe NON HO TEMPO e della sua Principessa VITA INFELICE

  1. Mara ha detto:

    Ero scettica, ma ti devo dare ragione! Grazie

  2. alfredo grimaldi ha detto:

    Esimio Eugenio/a il tempo che fulgit a tutti noi non è mai stato un problema e le cosiddette cure di psiche non attenuano il nostro stato di ESSERE ma di esistere.questi tipi di analisi fanno incazzare per cui poche parole , impara ad essere tè stesso e mandare a fanculo il tuo prossimo quando ti sbarra la strada credo che una soluzione ai problemi che ci affliggono siano di tuttalrta natura per cui ……
    IO SONO IO enonpermetterò ad alcuno di attraversarmi la MIA STRADA ergo la tranquillità dell’EUGENIO/A ..costanza e carattere cosa che non mancano .CIAO buona fortuna

  3. Candida ha detto:

    è proprio vero! spesso queste cose si sanno pure ma avere chi ce le ricorda è utilissimo!

  4. Bona Mustilli ha detto:

    So che è un alibi spesso lo dico se non voglio fare una cosa, grazie mi hai illuminato

  5. Martina ha detto:

    Onestamente non sono molto d’accordo con l’articolo. Generalizza e nella mia vita per questo discorso non c’è spazio.
    1. Perché il tempo per sé, se hai due bimbi piccoli e li tieni quasi sempre da solo, oggettivamente lo puoi ritagliare. Togliendolo al sonno a notte fonda. Ovviamente non hai vasta scelta delle cose da fare per quella mezz’ora in cui non si svegliano, visto l’orario e il vincolo di stare a casa. Non sarà per sempre, ma immagino sia solo una delle possibili situazioni in cui il tempo davvero non c’è, e comunque non si può programmarne la presenza.
    2. Ciononostante per le cose che mi interessano lo trovo. Si, lo trovo. I fortunati ritagli in cui insperatamente un bimbo dorme. E tu a spizzichi e mozzichi fai una cosa. Una delle poche fattibili. La più interessante. O lo trovi nella fortuita disponibilità di un aiuto esterno. Che in questo caso devi prima cercare, certo. Ma se non è disponibile, non lo trovi.
    Quindi qui diventa questione di “la cosa mi interessa a sufficienza ed è fattibile nei miei brevi ritagli”? (In cui di norma devi ficcare cose per i bimbi che non dovrebbero essere presenti). Se la risposta è sì, la farò. E la faccio davvero. Quando trovo il tempo! 😉

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      Ciao Martina,
      grazie per il tuo feedback.

      Credo che ci siano un paio di aspetti sui quali ti può servire focalizzarti:

      1) uscire dalla logica del “sono costretta”, “non ho alternative”
      2) capire il senso del “trovare” il tempo invece di “dedicarlo”

      Se hai due figli piccoli e te ne occupi quasi solo tu significa che, nella scala di priorità che ti sei data, loro occupano il primo posto (e probabilmente anche il secondo, il terzo e il quarto), giusto?

      In quest’ottica SCEGLI di DEDICARE gran parte del tuo tempo a loro.

      Ci sono altre cose importanti per te alle quali vorresti dedicare del tempo?
      Allora, hai bisogno di uscire dalla logica del: “non è possibile” ed iniziare a pensare a come puoi farlo.

      La confusione che fai, e guarda che non è colpa tua, fa parte di un processo diseducativo che riceviamo fin dall’infanzia è:
      “sono costretta, non ho alternative”.
      E quando pensi in questo modo, di non avere alternative, non le cerchi neanche e ti trovi a subire il problema invece di cercare delle soluzioni.

      Ma ti assicuro che non è così e ai miei studenti insegno come dedicare il tempo a quelle attività che vogliono svolgere.

      Questo però ha un prezzo, dedicare del tempo ad un’attività specifica, richiede che tu ne debba sacrificare un’altra, il che significa:

      -) che smetti di farla
      -) che la fa qualcun altro al tuo posto
      -) che impari a farla più velocemente risparmiando del tempo

      E per fare questo hai bisogno di ricercare i tempi morti, le cose che puoi sacrificare, le richieste che puoi fare per ricevere aiuto etc.
      Capisco bene che sembra impossibile ma, con un lavoro specifico ci si rende immediatamente conto di quante attività inutili facciamo solo perché pensiamo di DOVERLE fare.

      Spero che ti sia stato utile questa mia risposta 🙂

      Eugenio

  6. Silvia Bedeschi ha detto:

    Fare le cose sentendole come un dovere è come arrancare nel fango con un macigno attaccato alla cinta. E’ terribile vivere nel “devo” farlo ma, fortunatamente, è non di meno che una delle tante trappole della nostra mente. Il più delle volte se restiamo in una situazione che ci provoca malessere è perchè in realtà essa sta nutrendo qualcosa di cui abbiamo inconsciamente bisogno. Un primo esercizio per sbloccare la situazione è scrivere in un foglio quello che sentiamo di dover fare e successivamente riscrivere le frasi sostituendo “io devo” con “io scelgo” e completarle ognuna con “perchè….”. Buona consapevolezza! 😉

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