L'errore dei manager che non fanno carriera

L’errore dei manager che (non) fanno carriera

Negli ultimi articoli ho parlato diverse volte dei problemi legati alla formazione manageriale.

 

RIEPILOGO VELOCE

    

  • Fare il manager è un lavoro complicato che richiede molteplici competenze ...(per gli imprenditori è pure peggio ovviamente)

    

  • In Italia la situazione è aggravata dal contesto socio-culturale e dalla crisi economica che ha ridotto drasticamente le risorse (lo spiego meglio in questo articolo)

Conosci l’errore più comune degli aspiranti manager?

 

Oggi voglio metterti in guardia sull’errore tipico che commettono le persone che intraprendono (o vogliono intraprendere) una carriera manageriale o consulenziale.

 

La storia del calciatore che divenne allenatore

 

Raramente i grandissimi fuoriclasse diventano grandi allenatori, ci hai mai fatto caso?

 

Prendiamo il caso di Diego Maradona, forse il più grande calciatore che abbia mai calcato un manto erboso… carriera da allenatore?

 

Tra il patetico e il ridicolo!

 

Ora, il punto è che, se da calciatore diventi allenatore, esercitarti sul palleggio e sul tiro è del tutto inutile. Hai bisogno di studiare la tattica, di capire come si gestisce un gruppo, quali sono gli allenamenti a cui sottoporre i giocatori, come interagire con chi viene a lamentarsi perché non gioca abbastanza… Capisci la differenza?

 

Non dico che le competenze e le abilità che avevi come calciatore siano inutili, ma certamente non sono indispensabili, altrimenti non si spiegherebbe come mai esistano grandissimi allenatori che non hanno mai giocato a pallone.

 

Chi sono gli allenatori e i calciatori nel mondo del lavoro?

 

Questo è esattamente quello che succede nel mondo del lavoro, il percorso standard che porta una persona a diventare un manager infatti è: “sei bravo nel tuo lavoro, ti impegni e quindi ti meriti la promozione”.

 

Il problema è che, se sei un bravo “abilità tecniche”, diventare un tecnico ancora migliore sarà del tutto inutile (se non controproducente) per fare il manager.

È come se le abilitità di un allenatore dipendessero dalla quantità di goal realizzati in carriera.

Tecnico e manager sono due mestieri completamente diversi, che richiedono competenze diverse!

 

MANAGER e CARRIERA

MANAGER

 

Ecco l’errore che devi evitare

 

Diciamo che, sei un bravo "tecnico" e, per premiarti, ti promuovono a project manager.

 

L’errore principale che devi evitare è quello di continuare a pensare come facevi quando eri un “operativo” o, ancora peggio, diventare un supertecnico.

 

Il project manager è proprio un altro mestiere, non dico che ti devi dimenticare delle competenze che hai acquisito negli anni (anche se a volte sarebbe preferibile), ma devi smetterla di pensare e agire come se il tuo ruolo non fosse cambiato.

 

Preparati a fare il salto: COME fare?

    

  1. Esci dalla logica: "io facevo così e quindi pretendo che gli altri facciano così". Ricorda, non sei più un giocatore, non vai più in mezzo al campo a tirare calci al pallone, non puoi pensare che, se tu facevi bene in un modo  allora anche gli altri debbano replicare il tuo comportamento. Magari tu avevi doti particolari, magari le cose che tu facevi bene sono comunque molto migliorabili, magari sono cambiate le condizioni che rendevano efficaci le tue azioni...dai alle persone la possibilità di sviluppare il loro modo, non di clonare male il tuo.

    

Te lo immagini Maradona che imposta la strategia di gioco dicendo ad un suo giocatore: “guarda, tu salta 3 o 4 avversari e poi tira una legnata all’incrocio dei pali, fallo 2 o 3 volte in partita e noi vinciamo!”

 

  1. Smettila di studiare da tecnico e inizia a studiare da manager! Conoscere e approfondire i dettagli tecnici non solo non ti serve più, ma è addirittura controproducente, perchè corri il rischio di voler svolgere in prima persona attività che invece devi delegare al tuo team. Per questo motivo non devi più investire sul corso di approfondimento delle funzionalità del software di nuova generazione che hanno appena installato in azienda o partecipare al master sul processo pincopallo di produzione (se questa competenza serve in azienda mandaci un tuo collaboratore), ti serve sapere come si pianifica e gestisce un progetto, come si delegano le attività, come si organizzano riunioni efficaci…insomma, come si ricopre bene il ruolo di manager!

Le Mappe Mentali aiutano manager e imprenditori a semplificare problematiche complesse, per ottenere più risultati! Scopri ora come, iscriviti e accedi alle  Risorse Gratuite.

 

BUONE MAPPE MENTALI

EUGENIO

 

Ti è piaciuto l’articolo? Dimmi cosa ne pensi e condividilo con i tuoi amici

 

Ti potrebbe interessare:

7 Responses to L’errore dei manager che (non) fanno carriera

  1. Michele ha detto:

     

    Ciao Eugenio! Come stai?

    Leggo sempre i tuoi articoli del blog, davvero belli!

    Ho due domande diverse tra loro: 
    1) quali sono i primi passi che bisogna fare per entrare nel mondo manageriale?
    Che requisiti base bisogna avere?                                                                                                -Un aspirante manager che punta al top come può farsi notare per far si che venga contattato? O è pura utopia?!

    2) Che programma usi per trasferire le mappe in formatto digitale?

    • Eugenio Olmetto ha detto:

      Ciao Michele,

      grazie per il tuo feedback e perdonami se non ti ho risposto prima.

      Parto dalla seconda domanda, le mappe che vedi sono create con iMindMap, il software ufficiale di Tony Buzan, http://thinkbuzan.com/products/imindmap/pricing/.

      Uso un altro software per le mappe manageriali (quelli buoni li ho provati tutti), ma per le presentazioni iMindMap è il top di gamma.

      In relazione invece alla prima domanda la risposta è complessa e francamente non credo esista una ricetta per cui si possa dire: “fai X ed ottieni Y”.

      Premetto anche che io non sono un esperto di “career coaching” (c’è gente che fa questo di lavoro), quindi prendi quello che dico con le pinze, è solo la mia opinione fondata su quello che vedo, ok?

      Di solito si diventa manager perchè:

      1) dove lavori vedono che sei capace e decidono di investire su di te,

      2) cambi azienda e per strapparti alla concorrenza ti offrono la dirigenza.

      C’è da dire che un dirigente costa sensibilmente di più all’azienda rispetto ad un quadro, quindi ho notato che negli ultimi anni la tendenza è quella di cercare di liberarsi dei dirigenti più che acquisirli. 

      I requisiti base sono quelli di cui parlo costantemente sul blog: mente brillante, senso di responsabilità, capacità di prendere decisioni (anche in assenza di tutte le informazioni), saper lavorare in team, far crescere i collaboratori (attraverso la delega), voglia di mettersi in gioco e imparare costantemente…in tutta sincerità non è un mestiere facile, soprattutto in Italia dove siamo a livelli da III mondo dal punto di vista della formazione manageriale

      Come farti notare per essere contattato?

      Non saprei cosa dirti, se lavori già nell’azienda devi impegnarti a fondo, a lungo e aspettare che qualcuno si accorga di te e ti sponsorizzi (il tuo responsabile diretto di solito).

      Se non succede niente puoi alzare ad un certo punto puoi alzare la mano e chiedere delucidazioni sulle tue prospettive di carriera (NB: evita ricatti, minacce del tipo: “se non mi da la promozione me ne vado” etc.).

      Se invece sei un esterno all’azienda e non hai esperienza pregressa la vedo dura, immagino che tu debba passare comunque attraverso un periodo di gavetta…

      A presto e Buone Mappe Mentali

      Eugenio

  2. Michele ha detto:

    A presto Eugenio,    Buone mappe mentali  =)

  3. […] precedente articolo ti ho messo in guardia dal pericolo di limitarti a formarti tecnicamente, quando invece ti servirebbe formarti dal punto di vista manageriale (se vuoi fare la carriera da […]

  4. san ha detto:

    Verissimo, la maggior parte dei grandi campioni, soprattutto attacanti, come allenatori non valgono nulla.

Rispondi a Eugenio Olmetto Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *